Catania, il governatore Lombardo in aula. L’udienza è rinviata al 28 giugno

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E’ ricomparso questo pomeriggio davanti al Gup, Marina Rizza, il presidente delle Regione Siciliana, Raffaele Lombardo. All’udienza, a porte chiuse, presenti il procuratore Giovanni Salvi, l’aggiunto Carmelo Zuccaro, e i sostituti Antonio Fanara e Giuseppe Gennaro.Il Gup ha deciso di rinviare l’udienza preliminare al prossimo 28 giugno, per decidere sull’eventuale rinvio a giudizio del presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo e di suo fratello Angelo per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio.Tra i nuovi atti depositati nel fascicolo del procedimento, figura anche un verbale del Gico della guardia di finanza che parla di un presunto incontro tra l’imprenditore Riela e il governatore nel 2007 nella segreteria politica di Raffaele Lombardo. Sono state depositate, inoltre, anche informative investigative e riscontri su indizi emersi dalle dichiarazioni dei pentiti Di Gati e D’Acquino sui presunti rapporti tra mafia e imprenditoria. Al momento, non è stato nominato nessun nuovo collaboratore di giustizia.
Valutero’ con i miei legali a tempo debito se scegliere il rito abbreviato. Oggi siamo solo all’inizio dell’udienza, non mi aspetto decisioni” ha dichiarato il governatore Lombardo in un momento di pausa dell’udienza.
All’uscita dall’aula del Gup di Catania ha poi affermato, scherzando con i cronisti:  a giugno “ci sara’ certamente piu’ caldo“. Poi ha ribadito che sul piano politico “non cambiera’ nulla. Sono ben consapevole -afferma- che l’udienza preliminare non finira’ prima del 28 luglio. Questa data, quella delle dimissioni, e’ una scelta precisa che procede su un binario diverso. Rimane intoccata, inalterabile. E’ una scelta politica legata solo allo sfalsamento tra le elezioni regionali e quelle politiche, che consente di votare nell’isola in piena autonomia senza riprodurre pedissequamente schieramenti e alleanze politiche“.

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