Per non dimenticare…. il ricordo del Carabiniere Antonino Civinini

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Cosimo Sframeli
Cosimo Sframeli

Il 15 giugno 1987, verso le ore 21.30, il Carabiniere Antonino CIVININI, in servizio presso il Comando della Compagnia Speciale Carabinieri di Vibo Valentia (CZ), era in compagnia di colleghi, libero dal servizio e in abiti borghesi. Veniva informato da parigrado che nei pressi dell’American Bar, ubicato in Via Dante Alighieri di Vibo Valentia, era capitato un individuo in preda ai fumi dell’alcol ed armato di pistola, che si era già reso protagonista, nella medesima ed affollatissima strada, di pericolose e ripetute manovre effettuate alla guida della sua moto ape, minacciando con la pistola chiunque accennava a rimostranze.  Il CIVININI, insieme al Carabiniere Cataldo DI BARI, del Nucleo Cinofili, entrambi disarmati, resisi conto dell’imminente pericolo cui si trovavano le numerose persone che affollavano quella via, decisero di affrontare con estrema decisione l’energumeno: Antonio ZACCARIA, di anni 27, nullafacente, diffidato di P.S. e pregiudicato per tentata rapina, porto e detenzione abusiva di armi e munizioni. Questi, con azione proditoria e spropositata, apriva il fuoco sui militari, non appena questi si qualificarono, colpendo all’emitorace sinistro ed alla regione epigastrica il CIVININI, che decedeva all’istante, ed alla regione inguinale sinistra il DI BARI, che riportava lesioni guaribili in 20 giorni. Dopo l’aggressione, lo ZACCARIA si catapultava tra la folla, dileguandosi furiosamente ed alla cieca. Dopo una settimana di latitanza, si costituì ai Carabinieri del Comando Compagnia di Vibo Valentia. La Corte di Assise d’Appello di Catanzaro, a conclusione del procedimento di II grado, in data 29.05.1989, in riforma della sentenza di primo grado, ridusse la pena ad anni 23 di reclusione a carico dello stesso Antonio ZACCARIA, confermando il risarcimento dei danni alla parte civile.

Fu concessa al Carabiniere Antonio CIVININI la Medaglia d’Argento al valor Militare alla Memoria, con la seguente motivazione: “Libero dal servizio ed in abiti civili, informato che in affollata via del centro un energumeno armato, in stato di manifesta ubriachezza, aveva eseguito alla guida di motomezzo reiterate manovre, minacciando di morte i numerosi astanti, con altissimo senso del dovere e cosciente sprezzo del pericolo lo affrontava unitamente a pari grado per disarmarlo ed imporre il rispetto della Legge. Fatto segno a proditoria azione di fuoco dal malfattore e colpito in più parti vitali, cadeva mortalmente ferito. Fulgido esempio di coraggio, spinto fino all’estremo sacrificio e di elette virtù civiche. Vibo Valentia (CZ) 15 giugno 1987”. 

Cosimo Sfraneli 

 

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