Vacanze tranquille con il check up auto prima di partire

Vacanze tranquille con il check up auto fatto prima di partire, e se si rimane in città non si rischia di dover rimandare la riparazione di un guasto per mancanza di meccanici

StrettoWeb

Vacanze tranquille con il check up auto fatto prima di partire, e se si rimane in città non si rischia di dover rimandare la riparazione di un guasto per mancanza di meccanici. Parola di Francesco Mea, vicepresidente Confartigianato Autoriparazione, che con Labitalia parla delle iniziative messe a punto proprio per gli automobilisti sia che scelgono di rimanere in città, sia che partono per le vacanze estive.
Purtroppo, in Italia -spiega- si è persa l’abitudine di fare prevenzione prima di un viaggio, d’estate come d’inverno. La prevenzione va fatta soprattutto in un’ottica di sicurezza stradale: non sono pochi gli incidenti che accadono per mancanza di manutenzione dell’autovettura. Il costo di una verifica –ammette- è sicuramente di gran lunga inferiore a un eventuale guasto. Per questo, abbiamo stilato un decalogo di manutenzione ad hoc per non incorrere in brutti incidenti ed amari salassi economici”.
Si tratta di operazioni -sottolinea Emiliano Doria, capo officina assistenza- che qualunque automobilista può eseguire da solo e in breve tempo. Ma sono essenziali per viaggiare in sicurezza ed evitare brutte sorprese. Le 10 operazioni di controllo -ricorda- sono: verificare i livelli di olio del motore e liquido dei freni; verificare il livello e la qualità del liquido di raffreddamento del motore; se necessario cambiare i filtri dell’olio, dell’aria e del combustibile“.
“Verificare -prosegue Doria- lo stato della cinghia di distribuzione; controllare l’usura delle spazzole tergicristallo e verificare il livello del liquido lavavetri; se necessario sostituire il filtro per l’aria dell’abitacolo; controllare lo stato di usura e la pressione dei pneumatici“.E ancora: “Verificare lo stato dell’impianto di climatizzazione -aggiunge- e controllare fari e luci. Senza dimenticare di verificare documenti (validità patente, carta di circolazione, scadenza certificato di assicurazione, carta verde richiesta in alcuni Paesi esteri) e strumentazione obbligatoria di emergenza (triangolo di segnalazione, giubbetto catarifrangente, crick e chiave per i bulloni delle ruote)“.
In particolare, rimarca, “è opportuno il controllo annuale dell’impianto di climatizzazione e nel caso ricaricare il fluido refrigerante per evitare una scarsa efficienza dell’impianto di raffreddamento (e con la tendenza di posizionare la ventola al massimo si ha la conseguenza di aumentare il rumore interno della vettura e i consumi)“.
Qualora si formino dei cattivi odori nell’impianto -fa notare- a causa della presenza di batteri nell’evaporatore, ossidazione del metallo, depositi di tabacco se si ha l’abitudine di fumare in auto, rivolgersi agli installatori che dispongono di prodotti specifici per lavare e deodorare l’interno dell’evaporatore“.

Condividi