Reggio Calabria città romantica, tra la penombra del Lungomare e il buio pesto del Corso Garibaldi [FOTO]

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Atmosfera o ennesimo caso di amministrazione assente? Il centro storico di Reggio Calabria, dalla via Marina al Corso Garibaldi è quasi totalmente al buio

Corso Garibaldi al buio08I reggini sono pronti a festeggiare: pare che manchi poco alla consegna di Piazza Duomo, chiusa ormai da tempo immemore ma che promette di ritornare a splendere nella sua nuova veste moderna in tempo per accogliere la Santa Patrona il prossimo 10 settembre. Il problema delle auto parcheggiate davanti alla Cattedrale è ormai solo un ricordo, finalmente Reggio avrà la sua piazza principale chiusa al traffico, così com’è in qualsiasi altra parte d’Italia.
Anche se nelle altre città solitamente la Piazza è illuminata da qualcosa in più di alcuni faretti sul pavimento… ndr.
Ma Reggio Calabria è una città bellissima che ama la penombra, infatti il suo lungomare è illuminato in media da una lampada su tre. Non è per risparmio o per incuria, è per l’atmosfera: ogni passeggiata accanto al mare diventa così molto più romantica. Ma quando le temperature si abbasseranno e la via Marina non sarà più la meta preferita delle passeggiate notturne, quest’atmosfera sarà destinata a perdersi?
Reggio Calabria ha pensato anche a questo, puntando tutto sul vicino Corso Garibaldi.

Corso Garibaldi al buio96Finalmente stanno per concludersi anche i lavori del puzzle che compone la strada principale di Reggio Calabria e forse i reggini potranno finalmente tornare a camminarvi senza dover fare slalom tra le varie recinzioni dei cantieri. Sempre che riescano a vedere qualcosa… Probabilmente questo fattore del romanticismo è un po’ sfuggito di mano perché, più che in penombra, il Corso Garibaldi appena riaperto è totalmente al buio nella parte sud (più o meno da Piazza Italia proseguendo in direzione Piazza Garibaldi). Gli unici punti di luce sono le insegne dei negozi, che fanno a gara per illuminare meglio la strada. Eppure i lampioni sono stati posizionati, perché di fatti l’allaccio elettrico doveva essere messo in funzione già da qualche mese. L’atmosfera viene a crearsi, indiscutibilmente, ma più che “romantica” sarebbe più appropriato definirla “tetra”. Di fatti, da una certa ora in poi, è difficile trovare anima viva che passeggi in quella zona, eccezion fatta per simpatici animaletti che risalgono le fognature con cui ormai la città convive estate dopo estate. Forse è meglio destinare al romanticismo altre aree della città più adatte e riservare al Corso Garibaldi qualcosa di più funzionale, come un’impianto d’illuminazione che prevenga situazioni di pericolo di ogni genere.

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