Orrore a Nuova Delhi: bruciato vivo capo personale di una fabbrica Suzuki

StrettoWeb

Desta scalpore l’epilogo di una protesta operaia in una fabbrica della Maruti-Suzuki in India, e per la precisione a Manesar, a 50 chilometri di distanza da Nuova Delhi. Il capo del personale dello stabilimento, Avnish Kumar Dev, è stato bruciato vivo e il suo corpo è stato rinvenuto in una sala riunioni.

Gli scontri sono iniziati ieri, quando un operaio ha colpito un caporeparto. Ancora incerte le cause dello scontro fisico, poiché secondo i sindacati l’operaio avrebbe solo reagito ai maltrattamenti del superiore. E’ un fatto che però le violenze siano degenerate, con gli operai che hanno colpito con spranghe e altri oggetti contundenti i dipendenti di livello superiore che si trovavano a tiro. Poi il brutale omicidio di Dev, che è stato definito in un comunicato della Maruti-Suzuki un responsabile “profondamente coinvolto nelle cordiali relazioni industriali“.

La produzione dello stabilimento è ovviamente sospesa a tempo indeterminato. La fabbrica di Manesar produce 55mila veicoli l’anno, e la sua chiusura ha provocato un crollo del 9% del titolo Maruti-Suzuki alla borsa di Bombay. Gli investitori si sono opposti a un’eventuale chiusura prolungata, ma dovranno comunque aspettare una normalizzazione della situazione, sperando che nel frattempo le forze dell’ordine riescano a individuare i responsabili dell’omicidio.

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