WindJet: a rischio 800 lavoratori tra dipendenti della compagnia aerea e indotto

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Dall’incontro di oggi in ministero ci aspettiamo una ricucitura dello strappo, anche se al momento appare poco credibile. Sicuramente ora c’e’ un maggiore interesse tanto della politica catanese che di quella regionale”. Lo afferma il comandante istruttore della compagnia Windjet Luca Musetti, oggi in aeroporto a Catania. “Il fatto che si e’ verificato – aggiunge – sorprende un po’ tutti, per noi sarebbero magari sufficienti delle garanzie da parte del Governo nei confronti di Alitalia per far riprendere la trattativa senza dover necessariamente gravare sulle spalle gli italiani ancora una volta”. Secondo Alessandro Grasso, invece, responsabile trasporto aereo della Filt Cgil, la ”situazione non colpisce solo la Windjet e l’indotto ma l’intera economia siciliana”. ”Ieri – dice il sindacalista – siamo stati convocati dall’amministrator delegato della Katane Handling, la societa’ che gestisce i servizi a terra alla Windjet, per la quale la compagnia rappresentava il 40 per cento del bilanci, che ci ha comunicato che ci saranno degli esuberi”. La situazione attuale infatti, mette a rischio il futuro occupazionale di circa 800 lavoratori tra dipendenti della compagnia aerea siciliana e dell’indotto.”Esprimiamo totale solidarietà ai lavoratori Windjet. Non si può pensare di fare una trattativa al ribasso sulla pelle di 800 lavoratori“. Lo dichiara in una nota il presidente dei senatori dell’Udc e segretario regionale siciliano, Gianpiero D’Alia. “Auspichiamo che il tavolo convocato dal ministro Passera possa produrre risultati – conclude D’Alia -. E sollecitiamo tutte le parti in causa ad adoperarsi con senso di responsabilità perchè‚ la Sicilia e l’Italia non possono permettersi un ennesimo fallimento“.

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