Manovra economica, Confedilizia Reggio Calabria: “Il Governo non dimentichi gli immobili”

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Il Presidente di Confedilizia Reggio Calabria, esprime le sue opinioni circa il lavoro che porterà al varo della manovra economica prevista  per il 2017 

edilizia“Si apre la settimana con la quale inizia il percorso che porterà, a fine anno, al varo della manovra economica per il 2017.
Anche in vista di questo appuntamento, nei mesi scorsi Confedilizia ha messo in evidenza – in ogni sede – la necessità di una riduzione generalizzata del carico fiscale sugli immobili, soprattutto patrimoniale, che rimane elevatissimo anche dopo l’inversione di tendenza impressa con la legge di stabilità dello scorso anno”. Lo afferma in una nota Giorgio Spaziani Testa, Presidente Confedilizia Di Reggio Calabria.

“Gli interventi più urgenti sono molti: dalla detassazione degli immobili non abitativi locati all’aumento della deduzione per i redditi da locazione; dalle misure per gli affitti a canone calmierato (stabilizzazione ed estensione della cedolare del 10%, limite alle aliquote Imu-Tasi) alla soppressione dell’Irpef per gli immobili non locati; fino all’eliminazione dell’imposizione sui canoni non riscossi”. 

“Ma Confedilizia – come ha ricordato recentemente un articolo del Corriere della sera (http://www.confedilizia.it/…/uploads/2016/10/Cor_3.10.16.pdf), ricco di dati – ha da tempo individuato una priorità (fermo restando il resto) nella detassazione degli immobili commerciali locati, come negozi e uffici.
Il commercio e l’artigianato diffusi – due preziose risorse per lo sviluppo del nostro Paese – sono da sempre garantiti dalla proprietà diffusa, vale a dire da tanti piccoli risparmiatori che investono nei locali commerciali i frutti del loro lavoro. E lo stesso discorso vale per molti uffici. Da alcuni anni, la redditività di questi beni è del tutto inesistente e i proprietari cercano di disfarsene. La somma di ben 7 tributi (Irpef, addizionale comunale Irpef, addizionale regionale Irpef, Imu, Tasi, Registro, Bollo) porta ad erodere tra il 60 e l’80% del canone di locazione. Se si aggiungono le spese, si può arrivare al 100%. E poi c’è il rischio morosità.  Anche per questo, nelle strade delle nostre città aumentano ogni giorno i locali vuoti e spesso abbandonati: se ne stimano 650mila, un terzo del totale”.
“È vitale intervenire con misure di detassazione, pena l’aggravarsi della crisi del commercio, il crescere del degrado e l’aumento dei rischi per la sicurezza. Dovrebbero essere prese in considerazione riduzioni sia della tassazione patrimoniale, ad esempio fissando uno specifico limite di legge alle aliquote Imu e Tasi, sia di quella erariale, con l’introduzione di una cedolare secca, che nel 2011 Confedilizia ha ottenuto per le locazioni abitative e che ha dato risultati molto soddisfacenti”.  Prosegue

“Poiché lo spazio (e il coraggio) per l’adozione di misure forti – che pure sarebbero necessarie – è difficile da trovarsi, Confedilizia ha proposto al Governo di accettare almeno l’idea di procedere per gradi, prevedendo inizialmente un regime fiscale più favorevole – attraverso una cedolare secca – in caso di apertura di nuove attività economiche, eventualmente da parte di giovani. E il Governo ha dato una prima risposta – positiva – con il Viceministro dell’economia Enrico Morando, che nel corso del nostro tradizionale convegno di Piacenza, in settembre, ha assunto un impegno forte sul punto. Anche in Parlamento comincia a muoversi qualcosa, come dimostra una risoluzione bipartisan approvata qualche giorno fa dalla Commissione Finanze della Camera dei deputati. I segnali ci sono, ora bisogna agire”  Conclude il Presidente Spaziani Testa.

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