Messina, Atm: l’assessore Capone presenta il piano industriale della nuova Spa, assente il sindaco Buzzanca

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Ieri mattina l’assessore alla mobilità Melino Capone ha illustrato in solitudine i dettagli del piano industriale della società per azioni che subentrerà all’Atm. Insieme all’assessore, ad aiutarlo nell’esposizione di alcuni dati c’era Claudio Conte, direttore generale dell’Azienda municipalizzata.

Il Piano Industriale

Nella nuova Spa – secondo quanto previsto dalla normativa, ancora neppure definita – transiteranno le circa 600 unità del personale, i servizi e i beni attualmente dell’Atm. Almeno inizialmente, la società avrà come socio unico il Comune. Successivamente, l’ingresso i privati, non escludendo che questo possa accadere anche nei primi anni: uno dei punti che appaiono nebulosi e privi di una precisa programmazione.
Nella New Co sono previsti più ampi e nuovi servizi. Oltre al tradizionale trasporto gommato e del tram, i parcheggi e le note strisce blu, anche il ritorno del servizio di rimozione e ganasce – deterrente per la sosta selvaggia, che già in passato aveva prodotto problemi e polemiche – e la gestione di un Centro di distribuzione merci a Tremestieri.
Il capitale sociale della Spa, è rappresentato dai beni mobili e immobili dell’Atm (valutati circa 20 milioni di euro).

L’obiettivo principale della NewCo dovrà essere quello di migliorare e rendere efficiente il servizio di trasporto pubblico locale,  dal punto di vista quantitativo e qualitativo. A tal fine,  nel piano industriale redatto da Innova Bic è stato ipotizzato l’andamento economico gestionale dei primi 5 anni della NewCo, che prevede  due scenari, questo il termine espressamente riportato nel piano ed utilizzato da Capone.

Nello  Scenario 1 è previsto un  servizio con copertura di 5 milioni di km con bus e 365.085 km col tram. Il piano industriale prevede, già in questa fase, l’utilizzo di 26 nuovi bus a metano, l’acquisto di 3 nuovi bus a gasolio, di 2 carri per la rimozione mezzi e di 2 furgoni per la distribuzione ganasce.

Nello Scenario 2 è previsto un servizio con copertura di 7 milioni di km con bus e 500.000 km con tram. Mentre nel primo scenario è considerato quello minimo di servizio, in grado comunque di rispondere a una domanda esistente senza investimenti importanti, lo Scenario 2 è invece considerato quello migliorativo dal punto di vista del servizio offerta, in grado di rispondere alla domanda crescente, distribuire meglio i fattori della produzione e incrementare i ricavi.

Riguardo alle previsioni economiche, al quinto anno si prospetta un accettabile 28%, per 11 milioni e 444 mila euro. Gli investimenti, che nella sola prima fase sono di oltre 6 milioni di euro, riguardano, ovviamente, l’acquisto di nuovi bus e carrozze del tram. Successivamente si potrà pensare all’acquisizione di nuovo personale o – ipotesi preferita – la trasformazione delle mansioni.

Nuova Spa, vecchi problemi

Nel frattempo, mentre si parla di futuro, New Co e Spa, per i dipendenti l’unico pensiero è lo stipendio, anzi gli stipendi: quelli arretrati di giugno, luglio e la 14esima, di cui, per l’ennesima volta, chiedono notizie all’assessore Capone senza ottenere novità.

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