Le Inchieste di StrettoWeb: i luoghi dello sport abbandonati nella piana di Gioia Tauro

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    StrettoWeb

    Il viaggio nei “luoghi dello sport” abbandonati all’incuria e allo sfacelo parte da Cinquefrondi, comune di 7 mila abitanti situato nella Piana di Gioia Tauro, e si ferma a Cittanova, paese di 10.500 abitanti ai piedi dell’Aspromonte. Un lungo viaggio in cui negligenza ed indiffernza sono stati tra le caratteristiche fondamentali, in cui, i luoghi tradizionali per lo sport attivo sono, il più delle volte, abbandonati a se stessi, senza un minimo programmazione seria. Se è vero come è vero che lo sport è fondamentale per la crescita di un essere umano,se è vero come è vero che lo sport puo essere un punto di riferimento fondamentale per “togliere i ragazzi dalla strada”, alla luce delle problematiche sociali presenti nel territorio della Piana di Gioia Tauro, risulta incomprensibile lo stato pietoso delle strutture e i vari investimenti effettuati a vuoto. Ma è normale che in un paese civile si costruisca una struttura, investendo denaro pubblico, e poi la stessa viene abbandonata?
    A Cinquefrondi la struttura viene utilizzata, vi giocano le squadre di pallavolo di serie B1 e serie C e una squadra di calcio a 5, ma di fatto è senza agibilità, l’iter non è stato ultimato, in quanto sono ancora da improntare vari collaudi e di certo la burocrazia non aiuta. Ma di fatto la struttura cinquefrondese è di gran lunga la più “moderna” del territorio. In fase di ristrutturazione le palestre di Giffone e Galatro. Chiuse invece quelle di Anoia, Melicucco, Taurianova, Rizziconi e Polistena.
    Andiamo con ordine: Anoia abbandonata, Melicucco due strutture chiuse, Taurianova palestra inagibile senza servizi, Rizziconi stesse problematiche delle altre, Polistena non agibile. Il tutto è conseguenza della miopia delle amministrazioni a tutti i livelli, questioni economiche, burocrazie infinite, poco investimento sullo sport. Salvatore Albanese, esperto allenatore cinquefrondese,che ringraziamo per la collaborazione data,ci dice “sono veramente dispiaciuto dello stato delle palestre della zona. Lo sport potrebbe essere un punto di riferimento per i giovani,ma di fatto c’è molto menefreghismo e si creano delle situazioni spiacevoli“. Albanese,oltre ad essere allenatore di primo piano è anche responsabile di un progetto sportivo “Vallepiana” che consiste nel creare momenti di attività motorie dai bambini di 5 anni sino ai ragazzi di 18 anni. “E’ un progetto sportivo-educativo che stiamo cercando di allargare il più possibile. Si giocherà a minivolley e pallavolo“. E’ doveroso da parte nostra fare un appello alle istituzioni preposte per cercare di invertire la rotta con investimenti mirati volti a migliorare e monitorare le strutture in disuso ed abbandonate.

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