Terrorismo, l’Isis fa stragi in Pakistan e Iraq: 150 morti

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isisAnche se viene messo sempre più sotto pressione dalle operazioni militari internazionali in corso in Iraq e Siria, il cosiddetto califfato di Abu Bakr al Baghdadi continua a seminare morte e terrore lontano dai suoi ‘confini’: oggi, la sua ‘agenzia di stampa’ Amaq ha rivendicato a nome dello Stato islamico due mostruose carneficine: una compiuta in Pakistan ed un’altra in Iraq, con un totale di circa 150 morti, tra cui donne e bambini, e diverse centinaia di feriti. La strage più sanguinosa è quella compiuta in Pakistan, ad opera di un attentatore suicida contro il tempio sufi di Lal Shahbaz Qalandar, a Shewan, nella provincia meridionale di Sindh. Il bilancio, ancora provvisorio, parla di una settantina di morti, o addirittura un centinaio, secondo il Times of India. I feriti sono circa 250. Il kamikaze, secondo quanto hanno riferito fonti di polizia, è entrato nel tempio e ha lanciato una granata, per diffondere il panico, e poco dopo si è fatto saltare in aria. Al momento dell’esplosione all’interno del tempio c’erano migliaia di fedeli, famigliole, impegnati a celebrare il Dhamal, un antico rituale del sufismo, una corrente religiosa considerata eretica dall’Isis così come dai talebani e al Qaida. A rivendicare l’attentato è stato però prontamente l’Isis, che in un comunicato ha descritto l’attentatore come “un martire dello Stato islamico”, entrato in azione contro “una riunione di sciiti”.

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