Scoperta esopianeti: ecco quando sapremo se c’è vita extraterrestre nei pianeti fratelli della Terra

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Scoperta esopianeti, straordinaria scoperta di 7 pianeti fratelli della Terra: “sapremo presto se su almeno tre dei sette pianeti gemelli c’è acqua liquida”

trappist-1-pianeti-nasa-640x358Scoperta esopianeti- Abbiamo chiamato la stella Trappist-1 in onore allo strumento con cui l’abbiamo scoperta, il telescopio belga Trappist (acronimo per Transiting Planets and Planetesimals Small Telescope),” ha spiegato in un’intervista a Repubblica, Amaury Triaud, ricercatore all’Istituto di Astronomia dell’Università di Cambridge co-autore dello studio che ha portato alla scoperta dei sette esopianeti gemelli della Terra. “Abbiamo deciso di studiare piccole stelle come Trappist-1 perché con queste stelle è più facile scoprire pianeti di dimensioni simili alla Terra. L’osservazione avviene perché quando questi pianeti passano davanti alla loro stella proiettano su di essa un’ombra. È l’ombra che ci rivela la grandezza dei pianeti e ci permette di distinguerli. Abbiamo notato che davanti a Trappist-1, che ha l’8% della massa del Sole, c’era un discreto ‘traffico’ di pianeti. A settembre lo Spitzer Space Telescope della Nasa ci ha permesso di osservare per 21 giorni di seguito la stella e osservare 34 passaggi di pianeti: così abbiamo capito che i pianeti sono 7 e che 6 di loro hanno dimensioni e temperatura comparabili alla Terra“. Ora le ricerche cercheranno di svelare “se su almeno tre dei sette pianeti gemelli c’è acqua liquida. Lo scopriremo presto: prossimamente la Nasa userà il James Webb Telescope per approfondire lo studio dei corpi celesti che orbitano intomo a Trappist-1. Ci vorranno uno-due anni per completare l’analisi dell’atmosfera. Tra tre-cinque anni sapremo se c’è acqua in superficie. Ed entro 25 anni rileveremo eventuali tracce chimiche di vita“.

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