Parco Nazionale dell’Aspromonte: il primo in Italia a dotarsi del regolamento [FOTO e INTERVISTE]

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Reggio Calabria: quello dell’Aspromonte è il primo Parco Nazionale di grande estensione territoriale a dotarsi di Piano, Regolamento e Piano Pluriennale Economico e Sociale

Parco Aspromonte (2)Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con decreto n°378 del 7 dicembre 2016 ha approvato il Regolamento del Parco Nazionale dell’Aspromonte, pubblicato su Gazzetta Ufficiale n° 24 del 30 gennaio 2017 e che disciplina le attività consentite nel territorio del Parco Nazionale. Diventa dunque pienamente “efficace” il principale strumento di pianificazione per la gestione dell’Area Protetta, finalizzato a garantire e promuovere in forma coordinata, nelle aree comprese nel Parco, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale ed il rispetto delle caratteristiche naturali, paesistiche, antropologiche, storiche e culturali locali, ed a favorire l’uso sostenibile delle risorse e l’integrazione tra l’uomo e l’ambiente naturale. Con l’approvazione di questo strumento normativo da parte del Ministero, quello dell’Aspromonte è il primo Parco Nazionale di grande estensione territoriale a dotarsi di Piano, Regolamento e Piano Pluriennale Economico e Sociale: un traguardo di grande prestigio per l’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte che questa mattina, nel corso di una conferenza stampa svoltasi presso la residenza universitaria dell’Università Mediterranea, Via Roma – Reggio Calabria, ne ha illustrato i dettagli alla presenza del Presidente Nazionale di Federparchi- Europarc Italia, Giampiero Sammuri, del Presidente e del Direttore dell’EPNA Giuseppe Bombino e Sergio Tralongo, del componente del Consiglio Direttivo EPNA Giuseppe Idà e del Colonnello Giorgio Maria Borrelli in rappresentanza del Generale Giampiero Costantini, Comandante la Regione Carabinieri Forestale Calabria.

Il Regolamento del Parco dell’AsproParco Aspromonte (7)monte persegue gli obiettivi di tutela della biodiversità e di tutte le componenti ambientali, anche con riguardo al paesaggio, collocandosi nel quadro culturale delineato dalla Convenzione Europea del Paesaggio e accolto a livello nazionale. Il territorio del Parco, così regolamento, punta ad un ulteriore riconoscimento dei caratteri formativi e dell’identità dei luoghi, a garanzia del buon funzionamento e del mantenimento dello stato di equilibrio e dell’integrità, ambientale e naturalistica. Stante la natura sovraordinata rispetto agli indirizzi di pianificazione di area vasta della Regione, il Regolamento si relaziona con le misure di conservazione previste per le aree Natura 2000, e con il sistema di obiettivi e indirizzi proposti a livello regionale dal Quadro Territoriale Regionale Paesaggistico (QTRP). Lungo e complesso l’iter che ha portato all’approvazione del Regolamento, strumento che ha dovuto attendere il parere (in qualche caso vincolante) di una molteplicità di Enti e Istituzioni, tra cui la Regione Calabria, il Consiglio di Stato e altri Ministeri coinvolti (Difesa, Interno, MIBACT), prima dell’approvazione definitiva da parte del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. La struttura del Regolamento del Parco Nazionale dell’Aspromonte è stata suggerita dal MATTM agli altri Parchi come schema da adottare per la redazione del proprio Regolamento. Ai fini del presente Regolamento il territorio del Parco è suddiviso nelle zone omogenee individuate dalle Norme Tecniche di Attuazione del Piano e stabilisce in maniera specifica le modalità con le quali ogni singolo intervento o attività può essere progettata e attuata nel Parco: tra gli esempi di norme presenti nel Regolamento, “su tutto il territorio del Parco è vietato l’abbandono, anche temporaneo, fuori dagli appositi contenitori, di rifiuti, ivi compresi quelli derivanti dal consumo di pasti, di bevande, da pic-nic o da altre attività connesse alla fruizione del Parco. E’ altresì vietato l’abbandono di materiale e di attrezzature di qualunque tipo. In caso d’inosservanza delle presenti disposizioni si applicano le sanzioni previste dalla Legge”.

 

 

 

 

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