Reggio Calabria è ultima nel “bando periferie” ma per il Pd il problema è StrettoWeb: se all’incapacità si aggiunge l’arroganza…

StrettoWeb

Reggio Calabria, polverone di polemiche dopo il risultato della graduatoria del bando per i progetti di riqualificazione urbana: l’Amministrazione Comunale e il Pd si scagliano contro StrettoWeb (!!!), e per l’opposizione va bene così…

reggio calabriaAvete presente quei genitori presuntuosi, saccenti, arroganti e ignoranti, che quando vanno ai colloqui scolastici dei figli, anziché accettare i rilievi dei docenti e far tesoro dei loro consigli (ad es. “fatelo studiare di più e meglio, a 16 anni scrive a congiunzione con l’acca, fatelo uscire e bere di meno la sera, al mattino entra in classe con le occhiaie e puzza di birra“), si scagliano contro l’autorità scolastica senza capire che con questo comportamento stanno facendo la cosa peggiore per il futuro del proprio figlio? (Ad es. “ma come si permette di dire queste cose, io la denuncio, mio figlio studia otto ore al giorno, la sera si corica alle dieci ed è astemio, un ragazzo modello“).

Ecco, così il Pd e l’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria stanno reagendo alla notizia del giorno: l’ultimo posto del Comune e della Città Metropolitana nella graduatoria del “Bando Periferie” pubblicata dal Governo (sì, quello “Amico“). Il problema sarebbe StrettoWeb, colpevole di aver dato la notizia, dicendo come stanno le cose senza leccatine di sorta.

vignetta scuolaEvidentemente i nostri governanti a scuola erano abituati così. Eppure l’educazione con cui sono personalmente cresciuto è stata molto diversa. Non studiavo troppo, anche se con i prof. più severi c’era poco da scherzare. Ma con altri riuscivo a cavarmela ottenendo voti egregi con il minimo sforzo, in modo particolare nelle materie che amavo (la storia e la geografia ad esempio), in cui mi bastava studiare pochissimo per apprendere tutto perchè lo facevo con piacere e passione. Mia mamma non riusciva a capire come facevo ad ottenere determinati voti studiando così poco, e ai colloqui anche se i prof. non avevano nulla da dire, era lei a calcare la mano. Ero l’unico ragazzino che andava ai colloqui senza timore di ciò che avrebbero detto i docenti ma con l’incubo di quello che i miei genitori avrebbero raccontato loro. Era un colloquio alla rovescia, e per me il problema non era tornare a casa la sera, ma tornare a scuola il giorno dopo. “Professoressa ma perchè gli ha messo 9, a casa non studia mai, lo interroghi meglio, sia più severa con lui“. Immaginate la rabbia. Poi crescendo ho capito che era giusto così, e sono orgoglioso di aver avuto un’educazione e una formazione così attenta in famiglia. Perché nella vita, dalle grandi alle piccole cose, il problema non è sbagliare. Ma imparare dagli errori, prenderne atto con umiltà, evitare di ripeterli. La cosa peggiore, invece, è negarli, nasconderli, accampare alibi. Proprio come il Pd e l’Amministrazione Comunale stanno cercando di fare dopo l’ennesimo flop amministrativo.

LaPresse / Roberto Monaldo
LaPresse / Roberto Monaldo

La notizia che abbiamo pubblicato ieri è ufficiale, tratta direttamente dal sito istituzionale del Governo. Nella graduatoria per il “bando periferie”, il Comune di Reggio Calabria si è posizionato al 107° posto su 107 Comuni, e la Città Metropolitana di Reggio Calabria si è posizionata al 13° posto su 13 Città Metropolitane. Ultimi in tutto, nel giudizio sul merito della qualità dei progetti.

Questi i fatti, che nessuno può permettersi di smentire. Infatti nelle repliche dei vari esponenti dell’Amministrazione Comunale, si fanno giri di parole, si tenta di minare la credibilità che StrettoWeb s’è conquistato in sei anni d’informazione raccontata dal basso, sempre dalla parte della gente e lontano dai salotti del potere, si prova goffamente a delegittimare la fonte della notizia, si attacca “certa stampa” ma non si entra mai nel merito della notizia che abbiamo pubblicato riportando fedelmente i fatti.

antonino castorinaAddirittura il Capogruppo del Pd in Consiglio Comunale e delegato al Bilancio e ai Fondi Comunitari della Città Metropolitana Antonino Castorina ha inviato un comunicato stampa etichettando StrettoWeb come un “sito collezionista di bufale, lo stesso che qualche anno fa parlò di una pantera avvista ad Ortì“. Una pezza peggio del buco. Era Febbraio 2014 e le principali autorità cittadine erano impegnate nella tutela della sicurezza pubblica proprio per la pantera avvistata ripetutamente nella frazione collinare di Ortì. Decine di segnalazioni dei residenti, infatti, portarono a un presidio da parte dei Vigili del Fuoco e del Corpo Forestale dello Stato, mentre in paese operavano i Carabinieri della locale Stazione, diretta dal maresciallo Roberto Munafò, che si prodigavano per non lasciare mai bambini da soli in giro. La pantera era argomento all’ordine del giorno persino in Prefettura. Noi queste cose le sappiamo non perchè siamo bravi, ma semplicemente perchè viviamo la città dalla parte della gente, dal basso. Infatti la notizia veniva fedelmente riportata non solo da StrettoWeb, ma da tutta la stampa locale (basta fare una ricerca su google…). Evidentemente solo Castorina non sapeva di questa storia: eppure in consiglio comunale dovrebbe rappresentare le istanze del territorio. Ma a Ortì Castorina c’è mai stato? E con la gente del posto ci ha mai parlato? Le uniche bufale che su StrettoWeb negli anni possiamo aver pubblicato, sono i comunicati dello stesso Castorina in cui annunciava le soluzioni della “Svolta” per far risplendere la “nuova Primavera” della città. Annunci roboanti rimasti sempre su carta (anche se nel 2017 potremmo più correttamente dire “su monitor” o “su schermo” nel caso di smartphone e tablet), di cui i cittadini non hanno percepito alcun riscontro concreto. Ma li pubblicavamo in buona fede, pensando fosse tutto vero. Pensate quanto eravamo ingenui: adesso cercheremo di evitarlo in futuro.

ruvolo antonioUn altro esponente dell’Amministrazione Comunale che tanto si sta prodigando (su facebook) a smentire la notizia dell’ultimo posto della graduatoria, è Antonio Ruvolo. E anche lui, come Castorina, si lascia andare ad una gaffe gravissima. Riferito a StrettoWeb, infatti, Ruvolo scrive: “Io non mi porgo affatto con arroganza… ma continuare a distorcere la verità, vedi notizie allarmistiche su tempo terremoti ed altro, bla bla bla“. Così, per fare una battuta, ci verrebbe da dire: “da che pulpito viene la predica“. Abbiamo il Sindaco che ha battuto ogni record di chiusura delle scuole per allerta meteo poi rivelatasi inesistente (addirittura un paio di volte le ha chiuse con cielo sereno e clima mite!!!), e adesso un suo consigliere accusa proprio noi di “allarmismo”. Penserà la stessa cosa del primo cittadino? E avrà il coraggio di dirglielo in faccia? Ma lasciando stare le facili ironie, torniamo subito seri perchè Ruvolo non è uno qualunque a parlare di meteorologia e rischio sismico. E’ il consigliere comunale delegato alla protezione civile!!! Quindi dovrebbe sapere molto bene che su questi argomenti il problema non è certo il fantomatico “allarmismo” di cui ci accusa, ma esattamente l’opposto cioè l’eccessiva incoscienza di cittadini e istituzioni. Che la classe dirigente (amministratori pubblici, giornalisti ecc. ecc.) ha il dovere di combattere. Il Comune di Reggio Calabria, ad esempio, com’è messo con il Piano Comunale di Protezione Civile? Ha provveduto a tutte le disposizioni obbligatorie per legge in materia? Ha provveduto ad informare chiaramente i cittadini sui comportamenti da adottare in caso di calamità naturale? Eppure Reggio Calabria è una delle città a più alto rischio sismico e meteorico di tutto il territorio italiano ed europeo. E Ruvolo dovrebbe conoscere molto bene anche come funziona il sistema di allertamento, che parte della protezione civile (di cui StrettoWeb si limita a riportare fedelmente i comunicati), che prevede dei livelli di allerta e degli scenari di rischio che indicano le potenziali conseguenze per la popolazione. Evidentemente, se Ruvolo parla ancora nel 2017 di “allarmismo” (vocabolo bandito da tutti gli addetti ai lavori a livello nazionale), quando ad ogni semplice perturbazione siamo costretti a raccontare di morti, feriti e nella migliore delle ipotesi, strade allagate, alberi sradicati, frane e smottamenti, con tanto di Unità di Crisi attiva 24h su 24 in Prefettura, evidentemente vive fuori dalla realtà e certamente non è nelle condizioni di poter assolvere al proprio compito istituzionale. Perché di “allarmismo” può parlare l’uomo della strada, un semplice cittadino, magari anche un consigliere comunale che si occupa di tutt’altro (sport, politiche sociali, turismo). Ma non il responsabile della protezione civile.

reggio calabria _ dall'altoTorniamo al bando periferie che vede Reggio Calabria ultimo comune tra i comuni, e ultima città metropolitana tra le città metropolitane. Il Pd e l’Amministrazione Comunale si affannano a ripetere che i soldi ci saranno e che tutti i progetti verranno finanziati. Notate il tempo dei verbi: si parla al futuro. I soldi “ci saranno“, i progetti “verranno” finanziati. I soliti annunci, le solite chiacchiere. I fatti sono altri: il premier Gentiloni ha firmato i decreti finanziando i primi 24 progetti. Poteva esserci Reggio Calabria tra i primi 24 Comuni e Città Metropolitane, ma i progetti Reggio Calabria li ha fatti peggio di tutti quindi non c’è e ha perso il finanziamento. Che in futuro, forse (annunci, chiacchiere), verrà assegnato, ma – attenzione – soltanto “con le risorse che saranno successivamente disponibili“. Che significa “successivamente disponibili“? Domani? Tra un mese? Sei mesi? Un anno? Dieci anni? E soprattutto,  “a scorrimento di graduatoria“, quindi si finanzieranno prima le città classificate meglio nella graduatoria. Il prossimo step (se e quando ci saranno risorse successivamente disponibili…) vedrà finanziati i progetti delle città classificate tra il 25° e il 30° posto, o magari tra il 25° e il 40°, chissà, in base a quanti fondi saranno disponibili. Reggio Calabria ha presentato i progetti peggiori d’Italia, quindi sarà finanziata per ultima. Se sarà finanziata. E ad oggi è assolutamente corretto dire che ha perso i fondi, perchè quei fondi – nelle disponibilità di 24 città (tra cui la Messina di Accorinti), per Reggio sono svaniti. Per oggi e forse per sempre.

reggio calabria dall'altoSarebbe stato più corretto, da parte della maggioranza che governa la città, cercare di capire perchè Reggio Calabria si è classificata all’ultimo posto. Chi li ha fatti questi progetti? E perchè li ha fatti così male? Avete capito che con questo disastroso risultato vi siete giocati definitivamente la possibilità di continuare ad utilizzare l’alibi che ripetete da anni, e cioè che “non ci sono soldi“? I soldi ci sono, ma a Reggio non arrivano perchè chi governa la città non è in grado di ottenerli. Facciamo i progetti peggiori di tutti, e mentre le altre città vanno avanti, noi continuiamo a regredire a passo di gambero.

Invece il Pd fa come i genitori arroganti e presuntuosi: “ma come si permette StrettoWeb a raccontare bufale, noi siamo bravi e belli, i soldi ci sono, come la svolta e la primavera. Tutto va bene, madama la marchesa!“. E domani sbaglierà ancora, più di prima, peggio di prima.

reggio calabria altoE – si badi bene – il problema non è solo il Pd: l’opposizione dentro e fuori Palazzo San Giorgio è completamente assente. Tutti piegati alle logiche del potere. Una notizia così devastante e drammatica per la città avrebbe dovuto mobilitare le forze politiche di minoranza, che invece stanno misteriosamente (e incredibilmente) in silenzio. A partire dai grillini fino al centro/destra orfano di leadership, di mission e di peso politico. Gli unici ad intervenire sull’argomento sono stati – seppur timidamente – i consiglieri comunali Massimo Ripepi (Fratelli d’Italia) e Antonio Pizzimenti (Forza Italia). Da tutti gli altri un assordante silenzio che sa di complicità.

palazzo_san_giorgioPerché se Reggio Calabria è l’ultimo Comune tra i Comuni, e l’ultima Città Metropolitana tra le Città Metropolitane, quantomeno bisognerebbe chiedere le dimissioni di chi la amministra. E se il capogruppo del Pd in consiglio comunale etichetta come “bufala” una notizia ufficiale che anni fa ha mobilitato tutte le istituzioni e le forze dell’ordine cittadine, bisognerebbe chiedere le dimissioni e le pubbliche scuse, non tanto nei confronti di StrettoWeb (a noi sta soltanto facendo pubblicità gratis), quanto invece nei confronti di quegli agenti e militari che sono stati a lungo impegnati in prima fila, non senza rischi (come ogni giorno d’altronde) nella difesa della pubblica incolumità, e poi devono sentirsi etichettare il loro lavoro come “bufala” dal primo consigliere-capogruppo di turno. E, ancora più grave, se il responsabile della protezione civile si esprime in quei termini sul delicatissimo tema dell’allerta meteo e del rischio sismico, bisognerebbe chiedere le dimissioni e avvertire la protezione civile nazionale affinchè porti Ruvolo con sè nelle varie conferenze di formazione istituzionale che il Dipartimento svolge periodicamente in giro dell’Italia, indicandolo come modello ideale di come non bisogna fare questo lavoro.

falcomatàEppure due anni e mezzo fa, in quell’autunno 2014, erano stati tanti i cittadini che avevano creduto in questa classe dirigente nuova, giovane, apparentemente pulita e rinnovata. Sarà anche stata dettata soltanto dalla disperazione, ma in tanti avevano scelto il centro/sinistra di Falcomatà con sana speranza di un futuro migliore, di una nuova luce dopo il buio del commissariamento, di una rinascita, magari piccola, lenta, graduale. Ma qualcosa doveva smuoversi. Invece in tutto questo tempo non s’è smosso proprio nulla, continuiamo a subire la politica degli annunci, la politica delle bufale – per dirla alla Castorina. Come quella delle strade: il 1° dicembre 2016 Falcomatà annunciava sulla sua pagina facebook: “Basta rattoppare le buche, ora si rifanno le strade! Dal Decreto Reggio 50 milioni per la riqualificazione del manto stradale“. Sono passati tre mesi e mezzo, e di quei soldi non s’è visto neanche un centesimo. Su una cosa Falcomatà aveva ragione. “Basta rattoppare le buche“, infatti adesso non le stanno più neanche rattoppando. Mai la città è stata così disastrata come oggi. Ma guai a fare un articolo e dire che la città ha perso i fondi: “i soldi ci sono”. A questo punto una domanda sorge spontanea: se i soldi ci sono, ma le tasse rimangono al massimo e i servizi sono sempre peggiori con la città in ginocchio, che fine fanno tutti quei milioni?

Adesso ci diranno anche che ci siamo inventati le parole dell’ad di Alitalia che annuncia ufficialmente l’addio dall’Aeroporto dello Stretto cancellando tutti i voli, e spiega che le autorità locali non sono state in grado di trovare la soluzione.

Ecco come quel sogno della ‘Svolta’, quella speranza di una nuova ‘Primavera’, è tristemente svanita. Alzi la mano chi ancora si fida. 

Condividi