Regionali Sicilia, Musumeci: “Abbiamo fatto passi in avanti ma una classe dirigente non si inventa in due mesi”

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Per quanto riguarda il centrodestra non ci siamo fatti mancare niente in queste ultime settimane: la sentenza di condanna di Berlusconi a pochi giorni dal voto, il fuoco amico della Santanche’, qualche leggerezza nella preparazione delle liste, il dibattito interno un po’ troppo acceso, l’incertezza sulla leadership del partito di maggioranza relativa all’interno della nostra coalizione“. Lo afferma Nello Musumeci, candidato presidente della Regione siciliana del centrodestra.
Quest’anno abbiamo fatto quello che non era mai accaduto: un candidato presidente della coalizione di centrodestra, il sottoscritto, ha chiesto ed ottenuto dai partiti l’applicazione del codice votato all’unanimita’ dalla commissione antimafia. Quindi diciamo che si e’ fatto un grosso passo in avanti” aggiunge Musumeci. “Ma dobbiamo anche essere realisti – prosegue – una classe dirigente non si inventa in due mesi. Un ricambio generazionale va incoraggiato e sostenuto ma credo che passeranno almeno tre-quattro anni prima di determinare un ricambio, che non e’ solo anagrafico o di nomi. Di volti, ma e’ anche soprattutto un ricambio di metodo. Io – conclude Musumecicredo che fra la prima e la seconda Repubblica non ci sia stato alcun segnale di discontinuita'”.
Il dato politico che emerge dal voto in Sicilia e’ quello della continuita del governo che ha distrutto la Sicilia” afferma ancora il candidato governatore del centrodestra, in merito  alla vittoria di Rosario Crocetta, sostenuto da Pd, Udc, Api e Psi. “Il Pd – aggiunge – ha governato fin alla scorsa settimana e continuera’ a farlo per i prossimi anni. L’Udc lo ha fatto col Pd e continuera’ ancora. Lombardo dara’ 7-8 deputati che mancano a Crocetta per fare la maggioranza. Cosa e’ cambiato? E’ veramente la terra dei gattopardi“, conclude Musumeci.

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