Ponte sullo Stretto, Ciucci: incontri con Eurolink per definire il nuovo accordo entro marzo 2013

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Secondo quanto comunica l’amministratore delegato di Stretto di Messina e amministratore unico di Anas, Pietro Ciucci, la societa’ Stretto di Messina Spa ha avviato gli incontri con il contraente generale Eurolinkper avviare le negoziazioni e raggiungere l’accordo integrativo entro il 1 marzo 2013“.  “Abbiamo gia’ avviato incontri- afferma Ciucci – con il contraente generale per avviare una negoziazione e definire il nuovo accordo entro il primo marzo 2013. Pena la revoca della concessione e dei contratti collegati“.

 Ciucci ha inoltre ricordato le scadenze indicate dall’ultimo decreto approvato dal consiglio dei ministri il 2 novembre riguardante il Ponte sullo stretto: entro il primo marzo 2013 deve essere stipulato l’accordo integrativo tra la Societa’ Stretto di Messina e il contraente generale, entro 60 giorni dalla stipula la Stretto di Messina deve presentare al Cipe il progetto definitivo e ”va chiarito come questo si inserisce rispetto al fatto che noi un progetto definitivo lo abbiamo gia’ portato”, ha dichiarato Ciucci. Poi, dopo la valutazione tecnica del Cipe restano 540 giorni di tempo per trovare la miglior offerta finanziaria sul mercato e, se non si dovesse trovare ”si da’ luogo alla revoca e messa in liquidita’ della societa’. La liquidita’ e’ prevista anche in assenza dell’accordo integrativo entro il primo marzo”.

 Il Ponte di Messina, aggiunge ancora Ciucci, “non ha mai previsto nel suo piano finanziario un contributo europeo” e il fatto che “sia venuto meno come progetto ‘core’ da parte dell’Europa non incide sui numeri e sulle coperture al piano economico e finanziario“.  “Ovviamente non ci fa piacere – dichiara ancora- perche’ viene a mancare un riconoscimento di qualita’ che puo’ avere effetti indiretti sui mercati finanziari che sono un po’ tesi , c’e’ una qualche difficolta'”. E “sorprende –  prosegue Ciucciche la decisione sia stata presa quando Governo e societa’ aveva assunto importanti impegni finanziari“.

Infine, aggiunge ancora CiucciNon abbiamo ricevuto i soldi. E’ stata tutta un’illusione’‘ a proposito dei fondi spesi fino a questo momento per il progetto dell’opera. ”Non ho niente da nascondere o da difendere”, risponde Ciucci quando si parla dell’utilizzo dei fondi dello stato  ”questo mi offende. Nel 2006 non e’ stato detto alla societa’ che cosa doveva fare e come doveva gestire quegli impegni che aveva assunto su proposta del Parlamento. Perche’ avrei dovuto mettere in liquidazione la societa’ con quale potere? Nel maggio del 2008 mi e’ stato dato ordine di mettere in movimento il progetto che ancora oggi viene considerato tra le opere prioritarie. Qualche mancanza di indirizzo c’e’ stato. La societa’ intanto si e’ fatta carico di contenere le spese

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