Attivista italiano dei diritti dei gay fermato e rilasciato a Mosca

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Cattedrale di S. Basilio Mosca“Yuri Guaiana”, l’attivista italiano fermato a Mosca, è rientrato in Italia. Era stato fermato dalla polizia a Mosca mentre con quattro cittadini russi portava alla procura generale di Mosca oltre due milioni di firme – raccolte in forma digitale – per chiedere un’indagine sulle persecuzioni dei gay in Cecenia. L’attivista è rientrato alla Malpensa, accolto dai familiari. “Nei riguardi dei cinque fermati, tra cui un cittadino italiano, sono stati compilati verbali amministrativi in base all’articolo 20.2 comma 2 del Codice amministrativo russo”, cioè organizzazione di manifestazioni di massa non autorizzate, ha spiegato l’avvocato di Russia Aperta, citato dalla Tass. “In questo momento – ha aggiunto – tutti sono stati rilasciati dalla stazione Tverskoj della polizia”.

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