Se questa è democrazia

StrettoWeb

Palazzo-Campanella-Regione-Calabria

“Da casa mia si vede il mare e questa mattina lo stretto era particolarmente suggestivo, bellissimo, e la considerazione che ho fatto nell’ammirarlo è stata questa “meno male che ancora l’uomo non ha messo mano per deturpare questa meraviglia, così come ha fatto e fa in tante altre cose, come per esempio l’ingiustizia che si continua a perpetrare nei confronti di donne come me, giunte alla mezza età, che vedono ripetutamente ignorati i loro diritti di ex lavoratori della Giustizia.

Assunte attraverso un’agenzia interinale del lavoro e dopo essere “passate ai raggi X” dei controlli della Prefettura sul nostro passato, hanno prestato servizio con serietà e dedizione per quasi due anni presso la Procura di Reggio Calabria, dovendo svolgere anche compiti non di loro pertinenza (sistemazione archivi in mezzo alla polvere ed alla confusione, con relativo sollevamento di grossi faldoni ecc….), ma nonostante ciò non si sono mai esentate dal fare quello che la Procura chiedeva loro e di questo si può chiedere testimonianza anche all’ex Procuratore di Rc, Dr. Pignatone, che ci ha lodato per l’impegno profuso.

Bene! Solamente noi di Reggio Calabria abbiamo svolto questo tipo di lavoro così pesante, contrariamente ai colleghi delle altre sedi di Catanzaro, Palmi, Locri e Lamezia. Per tutta risposta ci siamo viste tagliate fuori  dalla possibilità di partecipare ai tirocini formativi negli uffici giudiziari, in quanto ci è stato detto “già formate”, mentre i colleghi di Catanzaro li hanno potuti fare.

Forse era già tutto previsto!!

Quando è stato pubblicato il bando dei 1000 posti nella Giustizia abbiamo scoperto che solo quei tirocini, che ci avevano negato, avevano valore per formare la graduatoria, mentre i nostri 20 mesi di lavoro non valevano nulla (sic).

Comunque abbiamo fatto regolare domanda rispettando tutti i parametri del bando, ma abbiamo scoperto che molti altri hanno falsamente dichiarato i periodi di lavoro come il nostro come se fossero tirocini formativi, acquisendo quindi un punteggio irregolare. Nonostante i vari ricorsi e il rifacimento della graduatoria sembra ancora che tali furbetti non siano stati controllati ma anzi premiati.

Ora noi vorremmo solo giustizia, perché se ci sono ragazzi che hanno più diritti di noi in quanto più giovani, anche se non hanno fatto alcun tipo di esperienza in questo campo, va bene !! ma essere prese in giro ancora una volta dai soliti furbetti, allora non ci stiamo, non ci arrendiamo all’ennesima delusione di questa terra ed all’amarezza procurata da situazioni gestite evidentemente da chi cerca solo mero clientelismo.

Tutto ciò non può e non deve prendere il sopravvento  sul senso di giustizia, anche perché per noi, già cinquantenni, è probabilmente l’ultima occasione di lavoro, anche se sempre precario.

Ci domandiamo infine se questa è giustizia, se viviamo in uno stato di diritto o di favore”.

lettera firmata

Condividi