Reggio Calabria, “dai giochi senza frontiere dell’immondizia all’interpretazione giuridica senza frontiere del Sindaco”

StrettoWeb

Reggio Calabria, l’avvocato Domenico Francesco Meduri interviene sul dibattito pubblico dopo il video postato su facebook dal Sindaco Falcomatà

ImmagineNella giornata del 15 maggio, precisamente alle ore 11.37, è apparso sul profilo facebook del Sindaco, Avvocato Giuseppe Falcomata un video che ritraeva due concittadini intenti a effettuare uno smaltimento di rifiuti non conforme alla normativa relativa alla c.d. “raccolta differenziata”. Al di là del solito protagonismo con cui il Primo Cittadino ha affrontato la questione, nello specifico in diretta su facebook, quello che dovrebbe lasciar perplessi è l’argomentazione posta a sostegno delle sue tesi. Difatti, si evince chiaramente dalle dichiarazioni rese in sede di diretta dal Sindaco, come il video che ritrae i due soggetti non sia stato girato da un apparato di videoripresa pubblico ma da un cellulare (o una fotocamera) di proprietà di (altri) soggetti privati. Se ciò è vero, allora non soltanto il video è inutilizzabile ai fini dell’irrogazione di una sanzione amministrativa per la presunta violazione della normativa sulla raccolta differenziata ma, ed è questo il paradosso, instaurando un contenzioso si andrebbe incontro a una probabile condanna alle spese per il Comune, proprio in virtù dell’illegittimità delle riprese. Di conseguenza, non si rimpinguerebbero affatto le casse dell’Ente ma si accrescerebbero solo i debiti fuori bilancio“. Lo afferma, tramite una nota, l’avv. Domenico Francesco Meduri, esponente di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale.

Foto_MeduriUna certa giurisprudenza, addirittura, ritiene che i soggetti ripresi in un caso del genere possano richiedere un risarcimento danni per violazione della privacy a coloro che materialmente li hanno ripresi a mezzo video. Quindi – prosegue Meduridelle due:

–          se il video postato dal Sindaco sulla sua pagina Facebook è stato girato da privati, che poi, come è evidente, lo hanno diffuso senza il consenso dei ripresi, non soltanto il video è inutilizzabile ai fini dell’irrogazione di una sanzione amministrativa (sarebbe diverso se si stesse riferendo a un fatto penalmente rilevante e fosse acquisito dalla Procura della Repubblica o da un ufficiale di P.G. con le garanzie di Legge), ma potrebbe l’illegittimità delle riprese costituire   presupposto per ottenere, oltre l’annullamento della sanzione, anche una condanna alle spese nei confronti del comune di Reggio Calabria. Come si suol dire: “oltre il danno, la beffa”!

–          se il video postato dal Sindaco sulla sua pagina Facebook, fosse – al contrario- girato da un apparato di videoregistrazione di proprietà del Comune o della Città Metropolitana, sarebbe ancora più grave l’utilizzo di dati raccolti a spese pubbliche per fini politici propagandistici personali considerato che il profilo Facebook sul quale è avvenuta la diffusione è di proprietà personale del Sindaco.

In qualunque dei due casi, si tratta di un’argomentazione che esula da qualsiasi frontiera della ragionevolezza, soprattutto se si discute di un Signor Avvocato come ha dimostrato di essere il Sindaco Falcomatà durante la sua lunga e brillante carriera forense, oltre che di un soggetto coadiuvato da uno staff di altissimo livello” conclude l’avvocato.

Condividi