Comunità Montana versante Tirrenico- Settentrionale: 15 mensilità arretrate per i dipendenti, e incertezza per il futuro dell’ente montano. Intervento di Michele Conia

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Una grave crisi finanziaria attanaglia la Comunità Montana di Cinquefrondi, cittadina della Piana di Gioia Tauro, del versante “Tirrenico Settentrionale”. Quasi un anno e mezzo di stipendio arretrato per i tredici dipendenti, ente svuotato delle sue prerogative, futuro incerto. Michele Conia, dirigente nazionale Prc e Presidente dell’associazione politico- culturale Rinascita per Cinquefrondi, interviene sulla crisi della Comunità: ” è sconvolgente il disinteresse di molti verso questo Ente e verso i suoi dipendenti. Il ritardo per il pagamento degli stipendi al personale (15 mensilità) e la mancanza di prospettiva verso una concreta e definitiva soluzione di questa vicenda da parte della Regione Calabria segna un record assoluto di fronte al quale è impossibile restare a guardare”. Conia attacca “i Comuni di Cittanova e Cinquefrondi, che da soli, con tre rappresentanti a testa, costituiscono la maggioranza all’interno del Consiglio dell’Ente, non a caso il primo esprime la presidenza e il secondo la vice-presidenza, assumono sulla vicenda la maggiore responsabilità. Ciò- prosegue- non rende esenti da responsabilità gli altri Comuni (San Giorgio Morgeto, Giffone, Galatro, San Pietro di Caridà), che con un rappresentante a testa fanno a gara per chi resta più in assordante silenzio”. Il leader della sinistra cinquefrondese, nel solidarizzare con i dipendenti, è convinto che “se ben riorganizzata, la Comunità Montana possa costituire una soluzione strategica ai numerosi problemi che affliggono i piccoli comuni montani, i cittadini ed il loro territorio” e ritiene “insopportabile che questa vicenda si stia consumando sotto gli occhi indifferenti dei molti”, dichiarando “sin da subito di essere a completa disposizione dei lavoratori della Comunità Montana di Cinquefrondi e delle loro famiglie qualsiasi sia l’iniziativa di lotta che intenderanno intraprendere”. Conia conlcude dicendo “chiediamo a tutti coloro che hanno ancora a cuore la dignità ed i diritti dei lavoratori di sostenerci in questa iniziativa e di fare altrettanto”

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