Calabria, la scuola partecipa attivamente ai progetti tecnologici. Caligiuri: “Il potenziale educativo delle nuove tecnologie e’ immenso”

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La Regione Calabria figura tra i protagonisti dell’annuale ‘Rapporto sulla situazione sociale del Paese’. Tale rapporto è stato presentato stamane a Roma. Sono stati anche illustrati i risultati della ricerca sui “nativi digitali”, commissionata dall’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri. Si tratta della prima indagine di questo tipo che viene svolta in Italia e ha coinvolto 2.300 studenti calabresi di eta’ compresa fra 11 e 19 anni. Secondo quanto sottolinea una nota della Regione questa ricerca è stata la base per la definizione della politica regionale “tendente a fare diventare la scuola calabrese la punta di diamante nazionale della tecnologia al servizio della scuola”.
La Calabria sta partecipando in maniera molto attiva ai progetti ministeriali in corso, dotando di tablet a tutti i docenti degli istituti superiori per l’attuazione del registro elettronico, la sperimentazione delle classi digitali con l’uso dell’e-book, la formazione massiva degli insegnanti.
Tali politiche aiutano la Regione a uscire dalla percezione di marginalizzazione. “Il potenziale educativo delle nuove tecnologie e’ immenso come capiscono i giovani – dichiara Caligiurima occorre che i processi siano guidati didatticamente, rendendo immediatamente utile l’innovazione tecnologica nelle scuole“.
Secondo i dati che emergono dalla ricerca, il 72.4% degli studenti calabresi sostiene che Internet incida positivamente sull’apprendimento, tanto che il 60.7% usa il pc per molte ore senza stancarsi, poiche’ il 47.3% lo fa perche’ ritiene che migliori la capacita’ di imparare e memorizzare.
L’uso del computer viene inoltre visto in modo responsabile poiche’ soltanto il 34.9% ritiene che le tecnologie accrescano concentrazione e riflessione, cosi’ come quasi il 40% ritiene che incida negativamente sulla volonta’ di studiare. A riprova c’e’ forse il dato che il 75.8% naviga su YouTube e il 73.3% su Facebook e che il 56,8% utilizza il tempo che sta su Internet per animare i social network, piuttosto che per approfondire gli studi e le conoscenze.
Già a Luglio scorso erano stati presentati a Roma i primi risultati della ricerca sui “nativi digitali”, presso la Camera dei Deputati nel luglio scorso dal Ministro della Pubblica Istruzione Francesco Profumo, dal Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti e dal Presidente del Censis Giuseppe De Rita, alla presenza di studiosi ed esperti, da Tullio De Mauro a Mario Morcellini.
Il Censis pubblicherà gli atti del convegno nei prossimi mesi, con modalita’ multimediali innovative.

 

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