Calabria, Maria Josè Caligiuri sui percorsi di riconoscimento dei disabili

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disabili1“Purtroppo, ancora siamo lontani dall’imparare a vedere l’handicap come risorsa e non come sofferenza, solo ultimamente le famiglie reagiscono e si rimboccano le maniche e, riescono a gioire dei passi fatti e dei traguardi raggiunti, nonostante le totale indifferenza delle Istituzioni, di fronte a quella che è diventata un’altra emergenza sociale. Alla giusta e doverosa tutela dei diritti (prima fra tutti il diritto alla salute, sancito dalla Costituzione), si deve affrontare un concreto pacchetto di iniziative volte a a garantire la libertà di vivere come tutti. Considerato che la Convenzione dei diritti delle persone con disabilità approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 13.12.2006 ha individuato tutti i percorsi per il riconoscimento dei diritti delle persone disabili; che la nostra Costituzione impone a tutti gli Enti Costitutivi della Repubblica il compito di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale; che la normativa nazionale, con la Legge 104/1992 garantisce il rispetto della dignità e i diritti di libertà ed autonomia, che la Legge 328 del 2000 all’art. 6 comma 2 prevede una specifica funzione in capo ai Comuni, di facilitazione alla conoscenza e alla garanzia dei servizi, verso i propri cittadini, ritengo quindi necessario ed urgente invitare tutti i comuni calabresi, affinchè si attivino per “l’Istituzione del Garante delle Persone Disabili”, ponendosi così al passo delle realtà più evolute. Detta figura sarebbe un Organo unipersonale, nominato dal Consiglio Comunale all’interno di una lista di nominativi, raccolti a seguito di bando pubblico. L’incarico ha carattere onorario e non prevede indennità. Il Garante si pone come un punto di riferimento per le persone con disabilità, per la tutela dei loro diritti e degli interessi individuali o collettivi in materia”. E’ quanto scrive in una nota Maria Josè Caligiuri di Forza Italia.

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