‘Ndrangheta, 116 arresti a Reggio Calabria. Bova: “territorio ancora soggiogato dalla criminalità organizzata”

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Per Arturo Bova l’operazione Mandamento dimostra come la Calabria sia ancora soggiogata dalla ‘ndrangheta

OPERAZIONE MANDAMENTO (26)“L’operazione «Mandamento Jonico» e tutto ciò che in queste ore sta emergendo dalla scrupolosa attività d’indagine della Procura di Reggio Calabria, ci consegnano l’ennesimo spaccato di una Calabria ancora endemicamente soggiogata dalla ‘ndrangheta. Le parole di uno degli intercettati in cui proclama di essere lui lo Stato, non possono passare inosservate. La ‘ndrangheta sopravvive grazie alla paura che riesce ad instillare nelle persone perbene e al grado di consenso che raggiunge sfruttando l’incapacità o la lentezza delle Istituzioni nel rispondere alle istanze della gente”. E’ quanto asserisce Arturo Bova, presidente Commissione contro la ’ndrangheta in Calabria, per il quale “la necessaria riflessione deve essere portata avanti da chi è Stato in questa terra, da chi ha il dovere non solo morale ma anche istituzionale di stroncare con ogni mezzo la linfa vitale della ‘ndrangheta: il bisogno. Di particolare rilievo – secondo Bova- ciò che le intercettazioni raccontano del controllo dei clan sui cantieri e sui lavori da eseguire, un tema che in Calabria è sempre di tragica attualità. Per questo, auspico che il sistema della stipula di protocolli di legalità sempre più stringenti, possa fare il paio con un sistema più efficace e capillare di controlli in corso d’opera, così da scongiurare pratiche non solo illegali ma anche pericolose per l’incolumità delle persone”.

Aggiunge Arturo Bova: “Ciò che ferisce, infine, è l’episodio del 15enne che, secondo gli inquirenti, avrebbe chiesto di essere affiliato alla ‘ndrangheta: qualora fosse confermata la tesi della Procura, saremmo davanti ad un esempio emblematico di quanto lavoro ci sia ancora da fare in parecchi territori della nostra terra. Lavoro che non può essere demandato soltanto alle Procure tramite gli arresti: si tratta di un problema culturale che deve coinvolgere più concretamente e attivamente scuole, famiglie e istituzioni in una collaborazione volta a far comprendere ai giovani il vero volto, oscuro e pericoloso, della ‘ndrangheta”.

 

 

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