‘Ndrangheta, 116 arresti a Reggio Calabria: “vivo apprezzamento per la maxi retata”

StrettoWeb

Vivo apprezzamento per l’operazione Mandamento avvenuta questa notte che ha portato a 116 persone arrestate a Reggio Calabria

OPERAZIONE MANDAMENTO (21)Un Avviso Pubblico, in una nota, esprime “vivo apprezzamento per la maxi retata di questa notte avvenuta nella zona jonica della provincia di Reggio Calabria, che ha portato all’arresto di 116 persone e colpito l’ala operativa e militare di 23 clan, e all’operazione diretta dalla polizia di Stato della provincia di Taranto, che ha eseguito 27 ordinanze di misura cautelare nei confronti di presunti componenti di un clan e di attuali ed ex politici ed amministratori”. “Lo Stato – prosegue la nota – non e’ e non puo’ essere rappresentato dalla ‘ndrangheta, cosi’ come emerge dall’intercettazione a Rocco Morabito, figlio del boss di Africo Peppe Morabito ed inserita nel provvedimento ‘Mandamento jonico’, ma a rappresentarlo devono essere le Istituzioni e tutti i cittadini che hanno a cuore la democrazia di questo paese”. “Da quello che emerge da queste due maxi operazioni – aggiunge il vicepresidente Michele Abbaticchio, Sindaco di Bitonto – crediamo che sia necessario affiancare ad una fase di repressione, portata avanti dalle forze dell’ordine e dalla magistratura, una fase di prevenzione, che miri a prestare sempre piu’ attenzione alla selezione della classe dirigente da parte dei partiti ma anche da parte dei cittadini, nel momento in cui sono chiamati ad esprimere il proprio voto”. “Le 27 ordinanze di misura cautelare di cui siamo venuti a conoscenza quest’oggi – conclude l’assessore all’urbanistica del Comune di Statte (Taranto) Armando Grassi, componente dei probiviri di Avviso Pubblico – destano viva preoccupazione e indignazione fermo restando che attenderemo i tre gradi di giudizio per aver chiara la situazione di quanto effettivamente accaduto. Non e’ piu’ accettabile che ancora oggi vi siano amministratori pubblici che dall’interno delle istituzioni sottraggono ingenti risorse alla collettivita’, facendo affari con personaggi mafiosi e corrotti. La politica e’, e deve ritornare ad essere vissuta e percepita, come un servizio per il bene comune e per la collettivita’, non come gestione di affari e di potere”.

Condividi