Barcellona Pozzo di Gotto, omicidio Perdichizzi: le reazioni del sindaco Collica

StrettoWeb

Sgomento, ferma condanna e una richiesta di una risposta ancora più dura da parte dello Stato per arginare l’escalation di omicidi dell’ultimo mese a Barcellona Pozzo di Gotto, località in provincia di Messina. Vanno in questa direzione le parole del Sindaco della città del Longano, dott.ssa Maria Teresa Collica (nella foto), dopo l’omicidio di ieri sera di Giovanni Perdichizzi, il secondo in un solo mese. Di seguito riportiamo integralmente il comunicato del primo cittadino barcellonese.

Gli ultimi tragici episodi verificatisi a Barcellona Pozzo di Gotto, rischiano di far presagire una nuova escalation di omicidi. La circostanza che la mafia sia disposta a portare a segno delitti plateali, in pieno giorno, contravvenendo alle regole opportunisticamente scelte della invisibilità e della sommersione, fa pensare all’assestamento di nuovi equilibri. I Barcellonesi, però, non possono più sentirsi sotto assedio, specie nel momento in cui i vertici del Gotha mafioso sono in carcere.

Occorre pertanto un segnale forte e tangibile della presenza dello Stato. La legalità deve essere a Barcellona Pozzo di Gotto un punto di non ritorno, per questo lancio un appello agli organi di governo nazionale e regionale di immediata attenzione per questa città.

La richiesta, già emersa nel comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico tenutosi di recente proprio a Barcellona Pozzo di Gotto, di adeguare uomini e mezzi delle forze dell’ordine alla grave situazione locale diventa a questo punto ancora più stringente e indifferibile. La sete di giustizia e di legalità di questa città non può e non deve rimanere inascoltata.

Ho grande fiducia nella magistratura e nelle forze dell’ordine che hanno già dimostrato in tante circostanze di avere competenza e professionalità. E’ necessario conoscere in fretta la dinamica di questi omicidi, il movente e gli esecutori per restituire serenità ad un intero territorio che altrimenti rischia di ripiombare nell’insicurezza e nella paura”.

Condividi