Scuole di Messina senza riscaldamenti, rebus sulle competenze. Gioveni: “Per 380 euro si rischia di far rimanere gli studenti al gelo”

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Gioveni: “Gli istituti La Pira, Paino” e Albino Luciani di Messina sono esempi di scuole in cui da Palazzo Zanca dovrebbero arrossire,  per 380 euro si patirà nuovamente il freddo?”

scuola banchiComincia a prendere adesso la forma quasi di un “bollettino di guerra” l’elenco delle scuole nelle quali, pur essendo presente un nuovo e immacolato impianto di riscaldamento, non si riesce ad attivarlo perché il Comune di Messina, pur essendo proprietario dei plessi, non intende spendere 380 euro per l’allaccio, demandando, in modo certamente inusuale e improprio, questa incombenza alle scuole!” Il consigliere comunale Libero Gioveni non ci sta, e dopo aver presentato ieri insieme al collega d’aula Claudio Cardile una interrogazione per sollecitare l’Amministrazione a stipulare il contratto con ENI per attivare finalmente l’impianto di riscaldamento nella scuola “Albino Luciani” di Fondo Fucile, oggi denuncia altri simili e vergognosi casi di scuole in cui Palazzo Zanca ha assunto una inqualificabile posizione “pilatesca”. “Vi è pure, per esempio, il caso della scuola media “Giorgio La Pira” di Camaro– ricorda Gioveni – dove insieme al collega della terza Circoscrizione Alessandro Cacciotto, avevamo chiesto già nello scorso anno scolastico di mettere in funzione l’impianto nuovo di zecca! Si pensi – prosegue indignato il consigliere – che per la “La Pira” 3 anni fa Palazzo Zanca ha speso ben 130.000 euro per il rifacimento di tutti gli impianti; e adesso non trova pochi spiccioli per poter garantire nei prossimi mesi un clima confortevole a centinaia di alunni che l’anno scorso sono stati costretti a rimanere con giubbotti e cappotti in classe?? Davvero assurdo e inaccettabile – attacca Gioveni a cui si associa lo stesso Cacciotto – che l’assessore all’energia Cacciola e il suo funzionario al ramo Saglimbeni continuino a perseverare nel chiedere al Dirigente dell’Istituto comprensivo “La Pira” di sborsare, nel caso di specie, non solo i soldi per la stipula del contratto con ENI, ma persino queste “misere” 380 euro che rappresentano il costo del collaudo all’impianto elettrico di competenza INAIL.!!! E che dire dell’Istituto comprensivo Paino di Gravitelli? – denuncia ancora l’esponente del gruppo Misto. “Anche in questo plesso, vergognosamente, non ci si attiva ancora per la stipula del contratto del gas per il riscaldamento! Possibile che di fronte a questo “scempio” nessuno muova in dito?? Ci dobbiamo aspettare nuovamente nel prossimo inverno qualche altra scandalosa ordinanza sindacale di c hiusura dei plessi come avvenuto nella scorsa stagione scolastica? “Caro sindaco” – conclude sarcasticamente Gioveni con una proposta rivolta al primo cittadino – “380 euro dalla tua corposa indennità potrebbe anche farle trattenere dal Dipartimento Ragioneria e dirottarli per gli allacci di questi impianti, anche perché tutta la città attende ancora con ansia dove andranno a finire i suoi emolumenti da sindaco che Lei ha promesso di devolvere per una giusta causa! Inizi da questa!”

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