Sicilia, parla Giulia Roberta la trans in corsa alle regionali: “noi omosessuali siamo tutti degli infelici”

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Roberta Mezzasalma (prima Gianluca) è intervenuta ai microfoni di Radio Cusano Campus

giulia roberta mezzasalmaRoberta Mezzasalma è intervenuta questa mattina ai microfoni di ECG, il programma condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano. Si chiamava Gianluca, poi ha cambiato sesso. Ora scende in campo in politica candidandosi alle regionali in Sicilia nelle fila dell’Udc: “Non ho cambiato sesso nel 2011, ma molto prima e cioè nel 1998, con un intervento al San Camillo di Roma. Mi sono anche sposata e separata. Nel 2011 ho vinto Miss Sicilia over 30, un concorso normalissimo,per donne normalissime. Fra tutte ho vinto io. Perché ho scelto di scendere in campo con l’Udc? Io sono sempre stata apolitica. Per un periodo ho creduto molto in Berlusconi, ma sempre guardando alla persona, mai al partito. Ultimamente abbiamo avuto dei problemi nella nostra città in provincia di Ragusa. Problemi di diverso tipo e io che ci ho messo sempre la faccia mi sono dovuta battere mettendomi contro sia le istituzioni che persone meno perbene, di dubbia provenienza. Da lì è partito che molte persone hanno iniziato a chiedermi di candidarmi, di scendere in campo in prima persona. Tra queste persone quasi tutte erano dell’Udc, ma mi hanno detto di credere nella mia persona, a prescindere dal mio passato. Per questo ho accettato di candidarmi”.

Dopo la sua candidatura Roberta ha ricevuto intimidazioni: “Il giorno successivo alla mia candidatura ho trovato il finestrino anteriore della mia macchina staccato, frantumato. Non mi è mai successo eppure ho la patente da 25 anni. Magari è un caso, però mi ha fatto riflettere”. Roberta non si sente la nuova Luxuria, anzi è particolarmente critica nei confronti dell’ex deputata di Rifondazione Comunista: “Questo paragone non mi piace. Assolutamente no. Lungi da me. Io mi sono sempre comportata correttamente e non ho mai dato scandalo. Io penso che il gay pride non faccia altro che aizzare le persone contro gli omosessuali. Il gay pride è un fenomeno da baraccone. Se tu vuoi far valere i tuoi diritti non c’è bisogno che ti vesti da pagliaccio o vai in giro nuda. Io i miei diritti li faccio valere lavorando 24 ore al giorno. Non ho mai dato modo di parlare alle persone, non sono mai andata in giro mezza nuda per fare proteste. Questo non è il modo per far rispettare gli omosessuali. Questo comportamento per me è odioso. La mia è una disgrazia, è inutile che diciamo che non è vero. Se avessi potuto avrei voluto essere felice di essere un uomo. Ho avuto una disgrazia, è inutile essere ipocriti, sfido qualunque omosessuale a dire di essere felice di essere nato così. Siamo tutti degli infelici. Abbiamo avuto questa disgrazia, non accentuiamola”.

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