Alla fattoria della Piana il seminario sul trattamento naturale delle acque reflue

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Si è conclusa l’attività seminariale dal tema: “Progettazione e gestione di sistemi di trattamento naturale e riuso delle acque reflue” organizzata in 2 sessioni (30 e 31 gennaio) dalla Provincia di Reggio Calabria, dalla Cooperativa Fattoria della Piana Società Agricola di Candidoni (RC), dalla società “Iridra” di Firenze, e dalla società “Vivai di Squadrito” di Lamezia Terme (CZ).

Durante la prima sessione del seminario, dopo i saluti istituzionali del Presidente della provincia Giuseppe Raffa, dell’assessore regionale all’Ambiente Francesco Pugliano e dell’ing. Carmelo Barbaro della Provincia di Reggio Calabria, si sono registrati gli interventi dell’ing. Bruno Gualtieri, del dipartimento Politiche dell’Ambiente della Regione Calabria, dei prof. Giuseppe Luigi Cirelli e Simona Consoli, Attilio Toscano e Marco Milani del Dipartimento di Gestione dei Sistemi Agroalimentari e Ambientali dell’Università di Catania, dei prof. Santo Marcello Zimbone e Giovanni Spampinato del Dipartimento di Agraria dell’Università di Reggio Calabria, dell’ing. Demetrio Antonio Zema, afferente allo stesso Dipartimento e di Fabio Masi della società Iridra di Firenze.

Durante la seconda giornata di seminario, che ha avuto luogo a Candidoni presso la Cooperativa Fattoria della Piana, dell’ing. Riccardo Bresciani della società Iridra di Firenze, del dott. Giuseppe Squadrito della società “Vivai Squadrito” e di Carmelo Basile (amministratore unico di Fattoria della Piana Società coop.va agricola e Presidente della Confcooperative Unione Provinciale di Reggio Calabria),nonché l’interesse e l’entusiasmo dei partecipanti, concludendosi con la visita tecnica all’impianto di fitodepurazione, una fra le ultime innovazioni introdotte da Fattoria della Piana.

Si tratta di uno dei più grandi impianti della specie del Sud Italia: un sistema naturale di depurazione delle acque di scarico del centro aziendale costituito da un bacino impermeabilizzato di materiale ghiaioso e vegetato da piante acquatiche. In pratica gli scarichi idrici dell’intera fattoria agricola vengono depurati da migliaia di cannette che, oltre a rendere l’acqua pulita e riutilizzabile, forniscono ulteriore biomassa per l’ impianto di biogas presente presso la stessa azienda.

L’impianto visitato rappresenta un’alternativa alla depurazione tradizionale, rispetta l’ambiente ed è vantaggioso dal punto di vista economico ed ambientale è, inoltre, un processo che garantisce:un minimo impatto ambientale (assenza di odori, totale abbattimento della carica patogena), la creazione di un’area verde al posto di manufatti in cemento, la possibilità di riutilizzo dell’acqua depurata come acqua non potabile, l’abbattimento dei consumi di energia elettrica rispetto ad un depuratore tradizionale. I partecipanti alla visita tecnica hanno potuto ammirare un modo autentico di fare impresa responsabile e sostenibile.

“Questa realtà veramente sorprendente che si trova a Candidoni è la prova che quando c’è la sinergia fra le istituzioni ci possono essere risultati eccezionali- ha sottolineato Giovanna Belmusto, dirigente Arpacal della provincia di Reggio Calabria- “quello che era un problema può essere risolto e diventa una risorsa”.

“Un esempio da imitare è costituito da Fattoria della Piana – ha dichiarato Carmelo Barbaro, dirigente del settore Ambiente della provincia di Reggio Calabria – un’azienda che ha realizzato un sistema di fitodepurazione naturale e sostenibile anche dal punto di vista dei costi”.

“Questa tecnologia – ha concluso Carmelo Basile, amministratore unico Fattoria della Piana – traendo origine dallo studio dei processi naturali ci ha permesso di realizzare un impianto che ha forti connotazioni di unicità, in quanto offre un futuro alle nuove generazioni, perché può concretamente coniugare crescita economica, occupazione e benessere, garantisce con l’innovazione tecnologica una sempre migliore qualità della vita ed è in grado di far competere l’impresa con successo sui mercati di tutto il mondo, conservando al contempo forte attenzione e tutela del territorio e della comunità in cui l’azienda opera.”

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