Messina, Teatro Vittorio Emanuele: l’Ente Teatro contesta i sindacati e chiede di liberare la stanza della presidenza

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L’Ente Teatro di Messina risponde ai sindacati contestando i numeri comunicati riguardanti il bilancio. I dati diramati dai sindacati prevedono che a fronte dei debiti per 5 milioni vengono indicati crediti per 3,5 milioni di euro, con un disavanzo di 1,5 milioni di euro. Invece secondo il Cda non è assolutamente così: i crediti vantati dall’Ente Teatro equivalgono esattamente ai debiti. Il Consiglio di Amministrazione del Teatro ammette la responsabilità con cui è stato elaborato il conto consuntivo 2010, ma tiene a precisare che i ritardati pagamenti della Regione, hanno provocato non pochi problemi, tra i quali le minori giornate lavorative di professori d’orchestra, dei tecnici a tempo determinato e di altri lavoratori precari.

L’Ente ritiene, di non avere alcuna colpa se mancano le risorse per realizzare nuove produzioni e per programmare una stagione musicale che abbia più dei cinque spettacoli al momento in cartellone. Solo un’azione della Regione, spinta dall’interessamento del presidente Crocetta che appare disponibile nei confronti del Teatro Vittorio Emanuele, potrà riportare la situazione economica a condizioni almeno accettabili. Inoltre, ieri il Presidente dell’Ente Luciano Ordile, ha inviato una lettera che invita i sindacati a lasciare libera la sua stanza per permettergli di lavorare e portare avanti il suo compito.

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