Sinopoli, strada provinciale 56: un’arteria a rischio

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Più volte eventi franosi hanno letteralmente isolato la cittadina di Sinopoli. Il due febbraio dello scorso anno, il maltempo ha creato numerosi danni. La frazione inferiore di Sinopoli è rimasta isolata a causa di una frana che ha trasportato massi e detriti sulla strada provinciale 56 e reso inagibile l’arteria che collega la frazione al centro. Sono stati degli operai comunali ad informare della condizione della strada il sindaco Luigi Chiappalone che ha subito emesso un’ordinanza di chiusura della strada e mandato svariati fax all’ente provinciale, ai vigili del fuoco e alla protezione civile, per sollecitare ad un tempestivo intervento e ristabilire così la normale viabilità. Inoltre,è stato disposto un tempestivo monitoraggio necessario al ripristino della viabilita’. Nel frattempo l’ente di Palazzo Foti ha determinato ogni iniziativa necessaria per l’apertura di una pista che costituira’ un percorso alternativo. In particolare e’ stato chiesto alla Prefettura di Reggio Calabria di emanare un decreto stabilendo eventualmente l’attraversamento di terreni privati con utilizzo di una strada limitrofa alla frana. Ricordiamo che già anni addietro si era venuta a creare la medesima situazione di inagibilità della strada ed era stata necessaria una forte protesta dell’allora sindaco Domenico Luppino, addirittura giunto ad incatenarsi per attirare l’attenzione delle istituzioni che successivamente sono intervenuti. Il settore viabilità della provincia si è mossa attraverso una riunione tecnica mirata ad individuare ogni più veloce ed efficace soluzione per l’eliminazione dello stato di isolamento dell’abitato di Sinopoli inferiore anche se, è capito più volte che, l’attraversamento dell’arteria è soggetta a numerosi rallentamenti. Sono stati consegnati dei lavori, nel Luglio 2012, da parte dell’ente di Palazzo Foti, per la messa in sicurezza dell’arteria, pari a 160 mila euro E’ opportuno un progetto chiaro e serio per investire sulle arterie che uniscono i centri del reggino, onde evitare i soliti disagi. Dalle nostre inchieste effettuate in questi mesi, il nostro circondario si è rivelato una fucina di opere incompiute e di dissesti idrogeologici. E’ ora di intervenire!

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