Sicilia, Crocetta su abolizione province: “la Casta si oppone per mantenere privilegi”

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“Sul taglio delle province c’è uno scontro titanico tra gli innovatori che vogliono cambiare e chi invece continua a fare il conservatore. Oggi c’è una classe politica che non si rende conto che c’è una contestazione globale, dalle imprese ai cittadini”. Lo ha dichiarato il Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, parlando della riforma che prevede l’abolizione delle province.

“Ci troviamo di fronte a una casta – continua Crocettache si chiude in se stessa e che vuole difendere gli interessi delle altre caste e delle cricche e pensa che il mantenimento dei privilegi sia la condizione per continuare ad avere un consenso, quello clientelare che si basa sul fatto che poi si spende per la Casta una parte della spesa pubblica”.

“Alle nostre porte urgono i bisogni della gente che non sa cosa mangiare e che vive per strada. E di imprese che ogni giorno falliscono perchè non si riescono a fare misure a loro favore. Allora dobbiamo creare uno schema semplificato di amministrazione e di burocrazia”. Tra l’altro la nostra proposta sulle province – conclude il presidente – non elimina gli enti intermedi come prevede invece Monti. La nostra istituisce enti intermedi che non costano nulla e che riducono la spesa perchè sono organi di programmazione territoriale decisa dalle amministrazioni che potrebbero permettere alle città un uso di vigili urbani, dei servizi sociali su base territoriale, dei rifiuti e dell’acqua. Senza creare altri organismi”.

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