La madre degli imbecilli è sempre incinta, anche alle pendici dell’Aspromonte

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Scritte inneggianti il Nazismo anche alle pendici dell’Aspromonte

di Kirieleyson – Nel mese di Aprile era stata avvistata una scritta inneggiante il Nazismo sulla strada provinciale Reggio Calabria – Gambarie, poche decine di metri dopo il bivio del cimitero di Ortì.
Dopo qualche giorno la scritta era stata cancellata; non si sa se da qualche anima pia o per ordine di qualche soggetto istituzionale.
I misteriosi simpatizzanti nazifascisti però non hanno gradito: non solo hanno provveduto a rifare la scritta, ma ne hanno anche aggiunto un’altra, da avvertimento: “tanto la rifamo”.
Ed infatti, per Il 25 Aprile, le scritte si sono addirittura moltiplicate, essendo state distribuite su tutto il percorso che dal cimitero di Ortì porta a Gambarie, compresa una che precisa “l’avemo rifatta”.
A quel punto, a più d’uno tra coloro che si trovano a percorrere abitudinariamente quella strada, è venuto il dubbio che gli autori della scritta possano essere stati dei romani in gita prolungata sull’Aspromonte.
Qualcun altro ha invece pensato che, molto più verosimilmente, si possa essere solo trattato di gente con gravi lacune linguistiche, ma senza una precisa connotazione geografica.
Tutti sono comunque concordi nel ritenere che, a prescindere se si tratti di romani in trasferta o di semplici ignoranti, una cosa è certa: la natura non è stata molto benigna nei loro confronti. D’altra parte, la storia ci insegna che la madre degli imbecilli è sempre incinta.

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