Cibus Parma 2018, oltre 15 mila presenze allo stand della Calabria

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Con l’offerta di tutte le eccellenze della regione, lo stand della Calabria ha catturato l’attenzione di oltre 15 mila visitatori allo stand della fiera agroalimentare Cibus Parma 2018

Alla XIX edizione di Cibus, il Salone internazionale dell’alimentazione che si chiude oggi a Parma, la collettiva organizzata dalla Regione Calabria con 45 aziende agroalimentari ha fatto scoprire a un pubblico numeroso e interessato le tante eccellenze calabresi in una versione innovativa. Nei quattro giorni dell’expo emiliana l’enogastronomia calabrese ha mostrato tutto il suo valore e il suo fascino, mettendo in risalto un connubio di tradizione e innovazione che negli ultimi tempi l’ha portata alla ribalta nazionale e internazionale. Oltre 15mila le persone che hanno visitato lo stand di 400 metri quadrati allestito dal Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari in collaborazione con Arsac, l’Azienda Regionale per lo Sviluppo in Agricoltura e griffato Rosso Calabria, il brand con cui la Regione Calabria promuove i prodotti di qualità, i territori e la cultura calabrese. Oltre un migliaio sono stati invece i contatti e i colloqui tra i rappresentanti delle imprese e i buyer nell’area business dello stand. “Anche in questa edizione Cibus – afferma il presidente della Regione Calabria Mario Oliverioha rappresentato una vetrina internazionale prestigiosa per i prodotti agroalimentari calabresi  per i quali è sempre più importante farsi conoscere in tutta Italia e all’estero. Grazie a Rosso Calabria molto lavoro è stato fatto, ma molto resta ancora da fare, perciò proseguiremo nell’impegno per promuovere la nostra enogastronomia e la nostra cultura con la partecipazione alle manifestazioni più importanti e strategiche. Il prossimo appuntamento sarà il Salone del Gusto che si svolgerà in settembre a Torino”. Tra i prodotti gastronomici calabresi che hanno riscosso maggiore successo: il salame dove la carne è stata sostituita da una varietà autoctona di olive verdi e nere e dal fico dottato Dop e ricoperto di cioccolato; l’olio extravergine d’oliva aromatizzato al bergamotto, la ‘nduja dolce per sedurre i palati delicati, gli ortaggi cotti al vapore, la birra prodotta con mele dell’Aspromonte, la pasta trafilata al bronzo con grano duro Simeto (un derivato del Senatore Cappelli) e impastata con acqua di fonte. E ancora i biscotti biologici aromatizzati con alcuni dei prodotti più tipici come liquirizia Dop e limone di Rocca Imperiale Igp, l’aranciata ottenuta dalla spremitura di arance della varietà Belladonna, con il 25% di succo d’arancia e le alici sott’olio bio aromatizzate con cipolla rossa di Tropea Igp Calabria o la ‘nduja. Il tutto da accompagnare a un vino rosso ricavato dalla criomacerazione a freddo di uve della cultivar Nerello calabrese, procedimento che permette di asportare pochi tannini e ottenere un vino da tutto pasto, che si beve anche fresco e si abbina sia a carne sia a pesce. Grande appeal hanno avuto anche i piatti preparati dalla chef calabrese Giovanna Martire e raccontati da prestigiosi giornalisti e divulgatori gastronomici. Una cucina fatta di prodotti della tradizione abbinati e declinati in modo nuovo, come la zuppa di fagioli con oli extravergine d’oliva a cui è stata aggiunta una spolverata di liquirizia per dare al palato una sensazione inedita. Un piatto classico come la zuppa di ceci con baccalà è stata impreziosita dall’olio al bergamotto, capace di sprigionare profumi intensi ed esaltare i sapori degli ingredienti base. L’aera show cooking è stata impreziosita dalla visita e dall’esibizione ai fornelli di Rocco Buffone, chef calabrese, concorrente dell’ultima edizione di Masterchef, a testimonianza di quanto i giovani si stiano interessando alla cucina della Calabria.

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