Elezioni Comunali Messina, ecco la composizione del nuovo Consiglio Comunale e la ripartizione dei Seggi: dipenderà tutto dal ballottaggio, adesso M5S e Pd “tifano” per De Luca

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Elezioni Comunali Messina, tutti i dati sul nuovo consiglio comunale e il meccanismo della ripartizione dei seggi in base al risultato del ballottaggio di Domenica 24 Giugno

Si deciderà tutto nel ballottaggio di Domenica 24 Giugno: Messina avrà un nuovo Sindaco e un nuovo consiglio comunale con i suoi 32 consiglieri. Cambierà molto, infatti, anche nella composizione degli scranni di Palazzo Zanca se al ballottaggio vincerà Bramanti o invece se avrà la meglio De Luca. Un meccanismo pazzesco determinato da questa folle legge elettorale tutta siciliana che potrebbe portare addirittura, nel caso in cui vincesse De Luca, ad un Sindaco senza neanche un consigliere comunale! Non solo: appare evidente come ci siano partiti di opposizione che non hanno conquistato il ballottaggio (il Movimento 5 Stelle e il Centro/Sinistra) che avranno tutto l’interesse di sostenere De Luca perchè un suo successo gli consentirebbe di eleggere più consiglieri (che poi potrebbero sostenere il nuovo Sindaco? Chissà…). Intanto andiamo a vedere i numeri:

Elezioni Comunali Messina, la ripartizione dei seggi in caso di vittoria di Bramanti al ballottaggio:

In caso di vittoria di Bramanti al ballottaggio, per la coalizione di Centro/Destra scatterebbe il premio di maggioranza e quindi le tre liste che hanno superato la soglia di sbarramento del 5% (si tratta di “Ora Messina“, “Bramanti Sindaco” e “Forza Italia“) otterrebbero ben 19 consiglieri comunali che sarebbero così ripartiti: 7 “Ora Messina”, 6 “Bramanti Sindaco” e 6 “Forza Italia”. I rimanenti seggi andrebbero all’opposizione. Uno toccherebbe al candidato Sindaco sconfitto al ballottaggio, quindi in questo caso a Cateno De Luca, e gli altri 12 sarebbero ripartiti tra le liste di opposizione che hanno superato la soglia di sbarramento, che in questo caso sono il Movimento 5 Stelle e le tre liste di Centro/Sinistra (si tratta del Partito Democratico, di “LiberaME” e di “Sicilia Futura”). E sarebbero così ripartiti: 4 al Movimento 5 Stelle, 3 al Partito Democratico, 3 a “LiberaME” e 2 a “Sicilia Futura). Complessivamente, quindi, in caso di vittoria di Bramanti al ballottaggio avremmo questo consiglio comunale (19 seggi alla maggioranza di Centro/Destra, 13 alle varie opposizioni):

  • Ora Messina: 7 seggi
  • Bramanti Sindaco: 6 seggi
  • Forza Italia: 6 seggi
  • Movimento 5 Stelle: 4 seggi
  • Partito Democratico: 3 seggi
  • LiberaME: 3 seggi
  • Sicilia Futura: 2 seggi
  • Cateno De Luca: 1 seggio

Elezioni Comunali Messina, la ripartizione dei seggi in caso di vittoria di De Luca al ballottaggio:

Nel caso in cui invece fosse De Luca a vincere il ballottaggio, il nuovo Sindaco di Messina non otterrebbe alcun premio di maggioranza e rimarrebbe comunque senza consiglieri comunali a Palazzo Zanca perché nessuna sua lista ha superato la soglia di sbarramento del 5%, e quindi non può avere consiglieri comunali. De Luca, quindi, sarebbe il primo Sindaco della storia d’Italia senza neanche un consigliere comunale di maggioranza, e dovrebbe amministrare un consiglio completamente avverso. Tutti i voti dei consiglieri comunali sarebbero quindi distribuiti in modo proporzionale alle 7 liste che hanno superato la soglia di sbarramento, e quindi al Movimento 5 Stelle, alle tre liste di Centro/Destra e alle tre liste di Centro/Sinistra, con questi seggi:

  • Movimento 5 Stelle: 7 seggi
  • Ora Messina: 4 seggi
  • Bramanti Sindaco: 4 seggi
  • Forza Italia: 4 seggi
  • Dino Bramanti: 1 seggio
  • Partito Democratico: 4 seggi
  • LiberaME: 4 seggi
  • Sicilia Futura: 4 seggi

Questi dati evidenziano una realtà: se De Luca vincesse il ballottaggio, in consiglio comunale entrerebbero 3 consiglieri del Movimento 5 Stelle in più e 4 consiglieri comunali del Centro/Sinistra in più rispetto ad un’eventuale vittoria di Bramanti. Il Centro/Destra, invece, con Bramanti sindaco eleggerebbero 7 consiglieri comunali in più rispetto ad un’eventuale vittoria di De Luca. Appare evidente come almeno i diretti interessati delle liste che hanno superato la soglia di sbarramento avranno tutto l’interesse, nel caso del M5S, del Pd e delle altre due liste di Centro/Sinistra, di votare per De Luca, al netto di eventuali apparentamenti ufficiali o ufficiosi stabiliti dalle principali forze politiche.

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