Reggio Calabria, 100 anni fa nasceva Giuseppe Reale: “raramente il destino è stato così buono con la nostra città”

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Il Professor Giuseppe Reale, cui oggi ricorre il centenario della nascita, ha rappresentato la Nobile Terra di  Calabria alla Camera dei Deputati dal 1958 al Luglio 1976 per quattro legislature consecutive (dalla III alla VI) ,  fu pure Sindaco nel 1993, per pochi ma intensi mesi, nel momento forse più turbolento della storia della città

Correva il 12 Giugno 1918, esattamente un secolo e’ trascorso, ….. e che secolo !!

In quel di Maratea, piccolo gioiello della natura in quel lembo di Lucania posta li a cucire i confini di Calabria e Campania, vedeva la luce colui che un giorno sarebbe stato attento e pragmatico eroe della nostra Reggio, non eroe per gesta guerresche o sportive, ma per il dono della Sua immensa opera umana, politica e sopratutto culturale.

Un giorno il destino fu buono con Reggio, e ciò purtroppo non è cosa frequente, e così indirizzò i suoi passi, per motivi di lavoro, a queste latitudini, a questo 38mo Parallelo che solo Lui poi seppe cogliere come opportunità, culturale e d’identità, per riempirne uno sterile numero con i significati alti dell’incontro tra culture e popoli, e della Pace nel Mondo.

Il Professor Giuseppe Reale, cui oggi ricorre il centenario della nascita, ha rappresentato la Nobile Terra di  Calabria alla Camera dei Deputati dal 1958 al Luglio 1976 per quattro legislature consecutive (dalla III alla VI) ,  fu pure Sindaco nel 1993, per pochi ma intensi mesi, nel momento forse più turbolento della storia della città. Il titolo di Onorevole raramente e’ successo che calzasse alla perfezione ad una persona come avvenne per Lui, intellettuale Cattolico, che interpretò in modo così profondo le parole di Alcide De Gasperi, politico e statista , che individuò la distinzione tra il politico e lo statista nella prospettiva, il primo della scadenza elettorale successiva, il secondo  avendo come obiettivo il futuro delle generazioni.

E l’On. Giuseppe Reale fu certamente statista, difficile se non impossibile elencare in un banale riassunto le grandi visioni rese concrete dalla sua azione politica, sempre silenziosa, mai sbandierata, spesso a lui dovuta senza che comparisse neanche l’ombra della sua opera, ideatore e paziente tessitore di quel “decreto Reggio” pensato e costruito in un breve lasso di tempo, nei luoghi e con le essenze umane migliori, senza il desiderio di gestir nulla e con l’unico sogno di offrire uno strumento di rivoluzionaria crescita alla città che purtroppo non sempre ha trovato attori meritevoli e capaci.

Tutto ciò che è studio e cultura a Reggio gli deve tantissimo, Università degli Studi, oggi Mediterranea, Accademia di Belle Arti, Conservatorio di Musica Cilea, quell’Università per Stranieri Dante Alighieri che oggi si appresta a diventare Università Statale grazie all’opera di tanti e sopratutto alle indiscussa capacità ed autorevolezza del Professor Salvatore Berlingo’, quella fucina di Funzionari e Dirigenti della Pubblica Amministrazione che fu la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione (SSPA) recentemente estirpata alla città nel più assoluto silenzio e disinteresse di tutti, il miraggio della Banca Popolare delle Provincie Calabre , l’utopia di concedere ai calabresi un accesso al credito onesto, in Calabria e per la Calabria; fu sostegno concreto ai passi di crescita dell’Aeroporto dello Stretto, ideo’ la Stele del 38mo Parallelo come simbolo di Pace nel Mondo, quel Parallelo che unisce Reggio con Seul, San Francisco, Smirne, Cordoba e Atene, avviò l’edificazione della Colonna di San Paolo, opera della quale cedette il testimone al Presidente Giuseppe Viola,   sogno che vive e che mi auguro arrivi presto a compimento, creò la Casa dello studente calabrese a Roma negli anni in cui in Calabria non vi erano università per supportate le famiglie degli studenti meritevoli  in percorsi di studio elevati, il suo pensiero, ogni suo respiro, fino all’ultimo di quel 16 Maggio 2010, fu per Reggio.

Oggi al tempo dei social dove tutto in realtà è molto asocial, dove tutto sfugge e si consuma in un attimo, ritengo sia necessario porre l’attenzione delle nuove generazioni dinanzi all’esempio Giuseppe Reale, personaggio che dovrebbe essere studiato sui banchi di scuola,  figura di cui Reggio dovrà sempre aver memoria,  uomo cui l’Amministrazione ha recentemente intitolato un tratto di strada, l’ex Prolungamento Via  Aschenez, laddove forse avrebbe meritato ben altro, magari sarebbe stato auspicabile che il  Giuseppe Garibaldi che impegna il Corso principale e una delle più importanti Piazze lasciasse spazio al Giuseppe Reale, magari in una Piazza che ci auguriamo tutti diventi ciò che oggi non è.

Reggio glielo deve, e da Lui Reggio deve ripartire , dal Suo esempio e dalla Sua visione di statista.

In tempi come questi in cui l’appeal della politica è al minimo storico, in cui l’autorevolezza e le capacità sono merce rara, e in cui mancano modelli e riferimenti positivi,  penso che Giuseppe Reale continui ad essere più che una luce un fulgido esempio.Nel ricordo di Peppino Reale e di Gino Zoccali, come mi disse Lui in quel Luglio di dieci anni fa, sempre un passo avanti a preparargli la strada; con stima e affetto, Nino Liotta

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