Dramma in Libia, una ragazzo Eritreo lancia l’allarme

StrettoWeb

Ancora una volta, il Mediterraneo è teatro di un ennesimo dramma umano. Dagli sbarchi ai rimpatri, troppo spesso i controlli e l’attenzione delle istituzioni Libiche sembrano non essere efficienti e particolamente “umani”. A lanciare l’allarme è una volontaria che ha messo sui social network alcune foto di un ragazzo Eritreo, arrestato insieme ad altri africani dalla polizia Libica. Le prigioni sono veri e propri lager, con norme di igiene e pulizie inesistenti. Molti dei prigionieri sono malati e alcuni sono anche morti a causa di infezioni e altre patologie dovute alle condizioni disumane delle carceri.

Il ragazzo ha anche inviato messaggi d’aiuto alla volontaria, sperando di poter essere ascoltato e possibilmente salvato dall’inferno che sta vivendo in Libia in queste ore. Tutto è nelle mani della Libia, ma i volontari sperano che anche l’Italia possa prendere posizioni in merito a questi trattamenti disumani nei confronti dei profughi africani.

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