Reggio Calabria: il mistero della galleria di Spirito Santo

StrettoWeb

Reggio Calabria, il mistero della galleria di Spirito Santo. Ovvero quando sarebbe meglio non seguire le indicazioni della segnaletica stradale.

di Kirieleyson – La legge impone agli  automobilisti di seguire sempre le indicazioni dettate dalla segnaletica stradale, concepita ed installata a cura del concessionario che gestisce la strada (dalle nostre parti, in genere ANAS ed Enti locali) proprio al fine di garantire la viabilità e la sicurezza. Indicazioni comuni sono: divieto di accesso, divieto di svolta a destra o sinistra, limite di velocità e così via.

Nelle vicinanza di diversi centri urbani si può spesso trovare  un cartello che indica una deviazione obbligatoria per i mezzi pesanti: la disposizione evita così il transito di autotreni per vie affollate e curve troppo strette.

Vi sono poi i cartelli che indicano “caduta massi”. Fermo restando che ci sarebbe poco da fare se dovesse caderti  addosso un masso di qualche tonnellata, l’avviso è sicuramente utile perché sconsiglia la sosta nella zona stradale coinvolta o di percorrerla per fare una passeggiata (a me però quel tipo di  cartello è  sempre sembrato un alibi precostruito nel caso dovesse succedere qualcosa; del tipo “vi avevamo avvisati“).

In ogni caso, è obbligatorio per gli automobilisti rispettare la segnaletica stradale, pena adeguate multe, o addirittura sanzioni più gravi.

Dovendo percorrere ogni mattina, con la mia auto, la tangenziale di Reggio Calabria da Sud verso Nord, giunto in prossimità dello svincolo di Spirito Santo, mi ritrovo, tutti giorni da diverse settimana a questa parte, la segnaletica che indica l’uscita obbligatoria per i “mezzi leggeri” per imboccare l’Autostrada A2 Salerno-Reggio Calabria – vedi foto:

Io, al di là dello stupore di fronte alla rara disposizione che richiede la deviazione dei mezzi leggeri e non di quelli pesanti, da buon cittadino, esco, pur dovendo andare a Pentimele, sobbarcandomi mezz’ora di traffico urbano, al posto dei due minuti di tangenziale. D’altra parte sono alla guida di un’auto, non certo di un grosso camion, con il quale invece avrei potuto proseguire tranquillamente! Dopo settimane di questa vita, stamattina, Domenica 30 Settembre, ho deciso di indagare sul mistero, cioè su cosa possa esserci dentro la galleria dello Spirito Santo, tanto da sconsigliarne il transito ai mezzi leggeri. E così, lo ammetto, ho trasgredito. Ho infranto il codice della strada.

Consapevole delle sanzioni penali e civili cui potrei andare incontro, oggi, senza uscire dallo svincolo di Spirito Santo, ho proseguito fino al successivo svincolo di via Cardinale Portanova. E ciò non per necessità, ma solo per solo per sfizio, per trovare la la soluzione di ciò che per me era il mistero della galleria dello Spirito Santo.

Sotto la foto, scattata alle ore  12.30, e  da cui non si evince alcunché di pregiudizievole per il transito di mezzi leggeri. Il mistero rimane. E, quel che è peggio, anche il cartello, con l’assurda prescrizione.

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