Barillà assist, Ceravolo gol: il Parma dei “Figli del Sant’Agata” vola verso l’Europa, la Reggina è ancora in serie A!

  • Foto di Tano Pecoraro - LaPresse
  • Foto di Tano Pecoraro - LaPresse
  • Foto di Tano Pecoraro - LaPresse
  • Foto di Tano Pecoraro - LaPresse
  • Foto di Tano Pecoraro - LaPresse
  • Foto di Tano Pecoraro - LaPresse
  • Foto di Tano Pecoraro - LaPresse
  • Foto di Tano Pecoraro - LaPresse
  • Foto di Tano Pecoraro - LaPresse
  • Foto di Tano Pecoraro - LaPresse
  • Foto di Tano Pecoraro - LaPresse
/
StrettoWeb

Serie A, che spettacolo il Parma dei reggini Barillà e Ceravolo: emiliani verso l’Europa grazie ai “Figli del Sant’Agata”, un pezzo della storia Reggina al top del calcio italiano

C’è ancora un pezzo di Reggina in Serie A: sono i “Figli del Sant’AgataAntonino Barillà e Fabio Ceravolo che stanno facendo grande il Parma neopromosso. Gli emiliani oggi hanno battuto il Genoa a Marassi con un rotondo 1-3, sul campo di una squadra difficile che fin qui in casa le aveva vinte tutte. Adesso la squadra allenata con successo da Roberto D’Aversa si trova in piena zona Europa, nei quartieri alti della classifica, nonostante abbia affrontato fin qui nelle prime 8 partite stagionali un calendario difficilissimo (ha già giocato contro Juventus, Napoli e Inter). Grandi protagonisti della vittoria di oggi i due reggini Barillà e Ceravolo, prodotti del vivaio giovanile amaranto: sono cresciuti insieme sin da adolescenti al Centro Sportivo Sant’Agata dove la Reggina pescava talenti e gli dava una chance di esplodere nel mondo del calcio diventando grandi professionisti. Oggi Barillà e Ceravolo brillano nei quartieri alti della Serie A proprio come giocavano da ragazzini in riva allo Stretto: centrocampista Barillà, attaccante Ceravolo. E il gol è arrivato con una dinamica simile a tante altre con la maglia della Reggina: cross dalla tre quarti di Barillà, incornata vincente dell’attaccante reggino. E in quest’inizio di stagione in serie A, Barillà ha già realizzato 1 gol e 2 assist in 8 partite.

Barillà e Ceravolo non sono gli unici “Figli del Sant’Agata” che brillano in serie A: c’è Simone Missiroli (230 presenze, 11 gol e 12 assist in serie A), che dopo un’esperienza straordinaria e lunga 7 stagioni nel Sassuolo, quest’anno è passato alla Spal dove sta giocando bene da titolare fisso, e c’è anche Giovanni Di Lorenzo che l’anno scorso ha trascinato l’Empoli alla promozione con un gol e 6 assist in 36 presenze (mica male per un difensore di appena 25 anni), e adesso è partito da titolare fisso e ha già firmato un assist nelle prime 8 partite in serie A.

Sempre in Serie A, ma ancora nella Squadra Primavera, c’è il 19enne Leonardo Loria, portiere che la Juventus si è assicurata nell’estate 2015 quando il club amaranto ha subito lo svincolo dei calciatori. Loria ad Agosto ha avuto anche la prima convocazione nell’Italia Under 20 e l’anno scorso è stato convocato da Allegri anche in prima squadra insieme a Buffon. Per il club bianconero è un’importante prospettiva di valore.

Tanti altri “Figli del Sant’Agata” sono protagonisti ad alti livelli in Serie B, dove Nicolas Viola è un perno del Benevento (un gol e 2 assist nelle prime 5 partite stagionali) dopo l’esperienza della scorsa stagione in Serie A, ma ci sono anche i più giovani Mauro Coppolaro (appena 21 anni, gioca nel Venezia) e Antonio Porcino (23 anni, nel Livorno). Anche lui reggino purosangue (come Barillà, Missiroli, Ceravolo e Viola), quest’anno è alla prima esperienza in serie B e ha già siglato il primo gol nelle 4 partite disputate con la maglia del Livorno. Insieme a lui nella squadra toscana c’è un altro talento sbocciato nel vivaio della Reggina, il brasiliano Maicon Da Silva. E ancora in serie B troviamo il messinese Jacopo Dall’Oglio un gol e un assist nelle prime 5 partite stagionali con la maglia del Brescia.

Ha invece lasciato la Serie B dopo 183 presenze nella serie cadetta l’altro centrocampista messinese nato calcisticamente al Centro Sportivo Sant’Agata: Giuseppe Rizzo ha scelto il Catania non solo per avvicinarsi a casa, ma anche per le ambizioni del club etneo che vola a punteggio pieno in serie C e vuole immediatamente tornare in B.

E’ davvero emblematico il livello che i calciatori sfornati dal vivaio della Reggina hanno raggiunto in questi anni. Un motivo di orgoglio per la città e per la società storica del club, che dal 2015 non partecipa più ad alcun campionato ed è impegnata in un procedimento fallimentare in Tribunale. Particolarmente significativa anche la provenienza di questi professionisti: se ci sono 5 reggini e 2 messinesi ad alto livello nel calcio italiano non è certo un caso, ma era il risultato socio-economico che il Centro Sportivo Sant’Agata produceva per il territorio, lasciando tracce tangibili di quella stagione fantastica in cui la piccola e simpatica Reggina entusiasmava l’Italia intera facendo tremare le big nella bolgia del Granillo suscitando interesse anche fuori dai confini nazionali.

Condividi