A quanto pare si fa sul serio. La vicenda dei panini di Vienna con i nomi di boss e di magistrati antimafia è diventata un caso quantomeno da studiare e approfondire. Stamane vi abbiamo raccontato l’evoluzione della storia, l’interessamento di Rete 100 passi alla strana idea del pub di Vienna, che scherzava un pò troppo su nomi da onorare, quali Giovanni Falcone e Peppino Impastato, paragonati a salsicciotti (o simili) grigliati…C’è poco da scherzare sulla mafia siciliana. Le associazioni antimafia fanno la voce grossa. E’ per questo motivo che è stata interpellata Emma Bonino, ministro degli Esteri, che a sua volta ha dato istruzioni all’incaricato
”Che i luoghi comuni sulla Sicilia finiscano nel menu di un Pub viennese ci meraviglia, ma non ci stupisce. Che, invece, accanto a un panino intitolato a Tano Badalamenti o a una frittura dedicata a Toto’ Riina, possa trovare posto un’allusione macabra alla strage di Capaci attraverso la figura di Giovanni Falcone o alla figura splendida di Peppino Impastato, ci indigna profondamente”. Sinistra Ecologia Liberta’ affida al capogruppo in commissione Esteri a Montecitorio on. Arturo Scotto la condanna per quanto e’ accaduto a Vienna. ”La mafia e l’antimafia – prosegue l’esponente di Sel – non possono essere ridotte alla stregua di una collezione di figurine Panini. Bisogna smetterla di offendere la memoria di un paese che ha avuto i suoi figli migliori ammazzati dalla criminalita’ organizzata. Chiediamo alla Farnesina – conclude Scotto – di intervenire, esigendo le scuse ufficiali dalle autorita’ austriache nonche’ la rimozione di queste scritte ignobili’‘.
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