No TAV, sì Maduro, autostrade pubbliche, giornali e i negozi chiusi per legge: è il disastro Governo Bolscevico dei Grillini a cui Salvini sta facendo da stampella

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Le scelte del Governo, molto più rosso che “giallo-verde”: Salvini fa da stampella ai comunisti grillini e l’Italia entra in quel medioevo socio-economico di sottosviluppo, degrado e sottocultura da cui si era salvata nel Dopoguerra

Lo chiamano “l’uomo forte del Governo“, addirittura “il Capitano“: invece Salvini è l’ultima ruota del carro di questo esecutivo. Soltanto in un mondo immaginario della volgata popolare viene visto come un leader per il carisma che riesce a esprimere in televisione e nelle piazze, catalizzando l’attenzione sul tema della sicurezza e dell’immigrazione. In realtà Salvini sta soltanto facendo da stampella al Movimento 5 Stelle e al governo Bolscevico dei Grillini, un disastro che sta riportando indietro l’Italia al medioevo. Altro che Pd, Articolo-1, Potere al Popolo, Zingaretti, Emiliano, Sala, De Magistris e Orlando. I comunisti sono al Governo con i vari Di Maio, Di Battista, FicoToninelli, Laura Castelli ispirati dal nuovo Lenin nostrano, Beppe Grillo: stanno riuscendo addirittura lì dove il Partito Comunista fallì nei primi decenni del Dopoguerra, quando era al massimo del suo splendore (e dei suoi consensi).

La posizione dell’Italia sul Venezuela (unico Paese del mondo occidentale a non riconoscere Guaidó e difendere il dittatore comunista Nicolás Maduro, successore di un altro grande leader della sinistra mondiale come Hugo Chávez, colpevoli di aver portato il Paese alla fame) allontana il nostro Paese dal mondo civile, progredito e sviluppato dell’occidente portandolo lì dove voleva Togliatti, nell’arretratezza, nella povertà e nel sottosviluppo del mondo della sfera dell’Unione Sovietica (guarda caso, ancora oggi la Russia è schierata dalla parte di Maduro in Venezuela). Eppure c’è chi ha il coraggio di parlare di questo governo come un governo “di destra“: non c’è una briciola di destra in questi incompetenti comunisti, a cui Salvini aggiunge un po’ di becera retorica fascistoide.

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Numerosi provvedimenti governativi riportano l’Italia nel medioevo, e i giornalisti si trovano ogni giorno bersaglio di pesantissime critiche da parte delle più alte cariche del Governo. Oggi è stato Toninelli a dire che “Un giornale che dice che sul Brennero ho fatto una gaffe dovrebbe chiudere i battenti e chiedere scusa. Chi dice che è una gaffe si deve vergognare“. Il problema è che l’Autostrada del Brennero è pubblica da sempre, non è mai stata gestita da privati. Quindi Toninelli la gaffe l’ha fatta eccome, e l’unico a doversi vergognare per l’ennesimo gratuito attacco alla libertà di stampa è lui. Senza neanche voler entrare nel merito della discussione sul pubblico/privato: ogni giorno abbiamo le testimonianze di come (non) funziona nulla che viene gestito dal pubblico, a differenza del privato. I grillini sono proprio quelli che hanno fatto le battaglie per l’acqua pubblica, e il risultato sono le nostre città assetate con condotte rotte, perdite, guasti e disservizi. Per Toninelli deve “finire la mangiatoia“, anche se una mangiatoia non c’è: il Ministro grillino usa la tipica terminologia comunista della lotta di classe e dell’odio sociale.

grilli di maio di battista movimento 5 stelleIl Governo che sta con Maduro, che vuole far diventare “pubbliche” tutte le Autostrade (anche quelle che lo sono già!!!), che non vuole la TAV e tutte le grandi opere che portano sviluppo, progresso e occupazione, che ha annunciato il “reddito di cittadinanza” che premierà con i soldi di chi lavora, quelli che invece rimarranno a casa a non fare nulla e che un giorno sì e l’altro pure tenta di delegittimare i giornalisti e la libertà di stampa, ha anche approvato un disegno di legge per imporre la chiusura dei negozi la domenica. L’ennesimo passo indietro a un medioevo tutto italiano, mentre il resto del mondo apre sempre più alle liberalizzazioni più totali nel nome dello sviluppo economico, civile e sociale.

I grillini al Governo hanno un’idea del mondo che sembra quella di un branco di adolescenti disoccupati che inseguono il sogno del “posto fisso” nella pubblica amministrazione: in fondo che stanno a fare aperti la Domenica i negozi se la gente ha il reddito di cittadinanza per stare a poltrire sul divano con tutto il tempo a disposizione per andare a fare compere durante la settimana? Quei poveri sfigati che lavorano e pagano tasse salatissime per elargire il reddito di cittadinanza, adesso non potranno più neanche andare a fare la spesa di domenica perchè il governo bolscevico ha deciso che i negozi devono rimanere chiusi!

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E Salvini, forse, è ancora peggio perchè fa da stampella a questo vero e proprio disastro comunista, di cui è pienamente complice. Aveva promesso la flat tax e l’eliminazione delle accise sulla benzina “nel primo consiglio dei ministri“. Erano gli unici provvedimenti davvero liberali, cioè di destra, della sua campagna elettorale: dopo 8 mesi di Governo sono finiti nel dimenticatoio. Evaporati come la neve al sole. A differenza delle follie a 5 Stelle (e pugno chiuso).

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