Rifiuti, in Commissione Ambiente discussa la nuova legge regionale

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palazzo campanellaIeri sul tavolo dei lavori della IV Commissione “Ambiente” della Regione Calabria, presieduta da Andrea Gallo (Udc), vi era il nuovo sistema regionale di smaltimento dei rifiuti.

Dopo l’emergenza socio-sanitaria quando tonnellate di rifiuti nei mesi scorsi avevano invaso le città calabresi, adesso la situazione sembra essere tornata alla normalità; raccolta quotidiana e anche raccolta differenziata tornata a funzionare soprattutto a Reggio Calabria.

Necessaria una riorganizzazione del sistema; ieri, dopo l’audizione dell’assessore Pugliano sulla nuova legge sui rifiuti “pensata” dalla Giunta regionale, sono intervenuti Sergio Abramo, in qualità di presidente del Cal (Consiglio delle Autonomie locali ndr) e il dirigente generale del dipartimento Politiche Ambientali, Bruno Gualtieri. Per le province di Reggio Calabria e Vibo Valentia il capo di gabinetto del Presidente Raffa, Domenico Bagnato e il vice commissario Francesco Massidda; a rappresentare le istanze della Piana di Gioia Tauro, invece, Pino Romeo.rifiuti

Il nuovo sistema regionale punta a suddividere le province calabresi in ATO (ambito territoriale ottimale ndr); ciascun ATO sarà coordinato da una comunità d’ambito, che a sua volta potrà costituire degli ambiti più limitati, deputati a gestire fasi delimitate del ciclo dei rifiuti.

Ruolo di coordinamento e gestione dei sette impianti di recupero e trasformazione dei rifiuti sarà affidato alla Regione, la quale gestirà anche il funzionamento del termovalorizzatore.

Dopo la discussione ancora incerti i tempi per la votazione e la conseguente eventuale approvazione.

All’ordine del giorno della riunione anche la questione dei Consorzi di bonifica; tre proposte di legge sono state esaminate tra cui quella d’iniziativa popolare, firmata da oltre 8.000 calabresi. Da alcuni consiglieri presenti in Commissione la richiesta è stata di “velocizzare i tempi per la riforma dei consorzi a causa del contributo che migliaia di calabresi sono obbligati a versare ai Consorzi di bonifica senza alcuna corresponsione di benefici”.

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