E’ caos nel Governo: la maggioranza si spacca sul salvataggio di Radio Radicale. Di Maio si scaglia contro la Lega: “fatto gravissimo”

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Radio Radicale è salva ed il Governo si spacca. La Lega vota un emendamento del Partito Democratico, il M5S vota contro. Luigi Di Maio, si scaglia contro l’alleato di governo: “fatto gravissimo, Salvini dia spiegazioni”

Dopo mesi di tira e molla, Radio Radicale, a meno di sorprese ina spettate, è salva. C’è il via libera nelle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera all’emendamento del Partito Democratico per il salvataggio di Radio Radicale, attarverso un finanziamento di 3 milioni di euro, con il voto favorevole della Lega. Il Movimento 5 Stelle vota contro ed il suo leader, Luigi Di Maio, si scaglia contro l’alleato di governo: “fatto gravissimo, Salvini dia spiegazioni”.

Mourad Balti Touati/LaPresse

Radio Radicale è salva, Salvini: “chiariremo con Di Maio”

“Io ho sempre detto che non si chiude una radio, un giornale, una televisione con un emendamento o un tratto di penna: bisogna lasciare tempo e rispettare il lavoro fatto”. Queste le parole di Matteo Salvini, il quale  commenta la vicenda di Radio Radicale che ha spaccato la maggioranza. Con Di Maio, che parla di un episodio gravissimo “chiariremo tutto anche in questo caso”.

Radio Radicale è salva, l’emittente: “grazie a tutti, un ringraziamento particolare alla Lega”

“Grazie a tutti partiti di opposizione, a quei parlamentari di M5S che si sono battuti per ripristinare le risorse necessarie al proseguimento” dell’attività di Radio Radicale, raggiunte grazie all’emendamento al dl crescita approvato oggi. Ma soprattutto “ringraziamo la Lega Salvini Premier senza la quale questo esito sarebbe stato impossibile“. È quanto si legge in una nota di Radio Radicale. “L‘approvazione dell’emendamento che concede a Radio Radicale un contributo straordinario di 3 milioni di euro – recita la nota dell’emittente – è un importante primo passo in attesa dell’approvazione nell’ Aula della Camera e poi nelle commissioni e nell’Aula Senato. Si tratta di un primo risultato ottenuto grazie a tutti coloro che hanno partecipato alla lotta di questi mesi per la vita del servizio pubblico che la nostra emittente ha svolto negli ultimi 42 anni, servizio che l’Autorità per le Comunicazioni ha chiesto con segnalazione urgente al governo di non far interrompere, essendo scaduta la convenzione lo scorso 20 maggio, in attesa che venga messo a gara per i prossimi anni”. “Ringraziamo tutti i gruppi dell’opposizione, Pd, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Leu, +Europa, il Psi e le componenti del Gruppo Misto – continua la radio – che si sono impegnati con convinzione al nostro fianco. Ringraziamo la Lega Salvini Premier senza la quale – sottolinea la nota – questo esito sarebbe stato impossibile e ringraziamo quei parlamentari del M5S che, in dissenso dalla posizione prevalente del movimento, hanno voluto riconoscere il servizio pubblico svolto da Radio Radicale e la necessità di ripristinare le risorse necessarie al suo proseguimento”. “Non possiamo non ricordare – aggiunge Radio Radicale – il ruolo svolto al nostro fianco dalla FNSI fin dall’inizio, gli oltre 300 cittadini che hanno con il loro digiuno dato vita ad una straordinaria battaglia nonviolenta, i 170mila sottoscrittori della mozione su Change.org, gli esponenti del mondo accademico che con i loro stroardinari appelli hanno rappresentato la voce del mondo dell’università e della ricerca”. “Ora– conclude la nota- resta l’urgenza di realizzare quanto previsto dalla mozione approvata dal Senato nel bandire al più presto una gara per l’assegnazione del servizio delle trasmissioni delle sedute del Parlamento”.

Radio Radicale è salva, Cannizzaro: “Forza Italia determinante nella battaglia”

“Radio Radicale continuerà a vivere..! Forza Italia determinante nella battaglia. Va Male ai 5 Stelle che hanno votato contro confermando di essere oligarchici e illiberali”. Ecco le parole del deputato di Forza Italia di Reggio Calabria, Francesco Cannizzaro.

Radio Radicale è salva, Palma (+Europa): “riconoscimento della qualità dell’emittente”

“L’approvazione dell’emendamento che stanzia un finanziamento di altri 3 milioni per Radio Radicale conferma che il credito dell’emittente e il riconoscimento della qualità civile del suo lavoro sono ampi e trasversali in quelle istituzioni che Radio Radicale ha servito, con fedeltà e onore, più di molti rappresentanti del popolo e della generalità degli organi di informazione, servizio pubblico della Rai compreso”. Lo scrive in una nota Carmelo Palma della direzione di +Europa.

Radio Radicale è salva, Marrocco: “il M5S è stato battuto”

“In mezzo ai litigi gialloverdi spunta una luce: la buona notizia della giornata è che Radio Radicale dopo una lunga battaglia condotta in primis anche da Forza Italia e’ salva, almeno per il 2019. Il tentativo del M5S di asfaltare la democrazia e di oscurare il pluralismo + stato scongiurato. Oggi pero’ abbiamo assistito all’ennesima spaccatura della maggioranza, gli ennesimi litigi, e tweet come se l’unico modo per parlarsi fossero i social. Non sono stati in grado neanche di trovare un accordo su un tema a loro tanto caro come l’informazione“. E’ quanto afferma Patrizia Marrocco, deputata di Forza Italia e componente della commissione di vigilanza Rai.

Radio Radicale è salva, Verna: “vittoria di chi crede nella libertà di stampa”

“Sulla vicenda di Radio Radicale c’è stata una vittoria di chi crede nella libertà di stampa e una sconfitta di chi la teme e, con pretestuose argomentazioni, nega la lettura corretta dell’Articolo 21 della Costituzione. Qualcuno confonde il pluralismo col privilegio“. Lo afferma il presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti Carlo Verna commentando la decisione del Parlamento su Radio Radicale. “L’Ordine dei Giornalisti è orgoglioso di essere stato nel cuore della mobilitazione che ha coinvolto tanti mondi di un Paese che nelle sue varie espressioni ha voluto inviare un segnale preciso e che ha isolato chi si è ostinato in una posizione di chiusura. Nella vicenda emerge con grande positività un altro aspetto: questi temi non sono questioni del governo di turno, ma del Parlamento”, conclude.

Radio Radicale è salva, Polverini: “vinta battaglia”

“Grazie all’impegno del Parlamento e nonostante l’ostinato e reiterato ostracismo del Movimento Cinque Stelle, oggi abbiamo vinto una battaglia importante – anche se non ancora decisiva – per salvare Radio Radicale, consentendo alla storica emittente di andare avanti ancora per qualche mese: e’ una vittoria per la libertà di stampa, per il destino di centinaia di lavoratori e anche per Forza Italia che, in tutte le sedi, si e’ battuta per garantire una informazione libera e puntuale come quella fornita dall’emittente diretta da Alessio Falconio”. Queste le parole in una nota, di Renata Polverini, deputata di Forza Italia, che aggiunge: “Non possiamo accontentarci, però, di quanto oggi votato nelle Commissioni alla Camera dei Deputati, ma dobbiamo lottare fino in fondo perchè Radio Radicale viva e continui a far arrivare ai cittadini la voce e l’informazione sui processi, le carceri (e l’odierna sentenza della Cedu sull’ergastolo dimostra quanto ci sia bisogno di un microfono aperto nelle carceri italiane!), le Istituzioni, i congressi dei partiti, le riunioni del Consiglio Superiore della Magistratura che forse, mai come in questo momento, abbiamo il diritto di ascoltare”. “Pensare che la RAI, sulla quale stamattina si è consumata l’ennesima farsa spartitoria tra la Lega ed i Cinquestelle, possa sostituirsi al vero servizio pubblico offerto da Radio Radicale, non solo e’ una pia illusione ma e’ un modo per turlupinare gli italiani, che Forza Italia non e’ disponibile ad accettare”, conclude Polverini.

Radio Radicale è salva, Fregolent  (Pd): “Di Maio ed il M5S si sono dimostrati forti con i deboli e deboli con i forti”

“Ancora una volta Di Maio ed il M5S si sono dimostrati forti con i deboli e deboli con i forti”. E’ quanto afferma Silvia Fregolent, capogruppo Pd in Commissione Finanze della Camera, a proposito dell’approvazione dell’emendamento su Radio Radicale. “In pochi mesi hanno cambiato idea su tutto: dall’Ilva alla Xylella, dalla Tap all’uscita dall’Euro; hanno lottizzato la Rai, hanno salvato Salvini dal processo, hanno chiuso i porti e respinto le navi dei profughi, hanno salvato le banche con i soldi pubblici, si sono piegati alle multinazionali che delocalizzano. L’unica battaglia di principio su cui si sono arroccati incomprensibilmente sono i finanziamenti a Radio Radicale, continuando uno scontro incomprensibile a sostegno di una emittente libera che racconta senza filtri la vita politica del Paese”, conclude.

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