Reggio Calabria, il lavoro festivo non è un obbligo: il Tribunale di Napoli dà ragione ai lavoratori, vittoria della Filcams Cgil

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Commercio, il lavoro festivo non è un obbligo. Anche Piazza Italia si arrende e il Tribunale di Napoli dà ragione ai lavoratori. Vittoria della Filcams Cgil Reggio Calabria

“Ennesima ed importantissima vittoria del sindacato su uno tra i più spinosi temi che ha animato per lungo tempo le battaglie della Filcams: la possibilità per i lavoratori di decidere unitamente al datore di lavoro se prestare o meno l’attività lavorativa nelle giornate festive infrasettimanali. Tale fondamentale garanzia in capo ai dipendenti è periodicamente – purtroppo – messa in dubbio da iniziative imprenditoriali che comprimono il legittimo diritto del lavoratore ad una autonoma e personale scelta di rendere la prestazione nelle suddette giornate”, è quanto affremano Samantha Caridi e Giuseppe Vercelli della Filcams Cgil Reggio Calabria- Locri. “La questione aveva per oggetto l’indagine su una sanzione disciplinare che la Società Piazza Italia S.p.a. comminava a tre dipendenti prestanti servizio presso il Centro “Porto Bolaro” di Reggio Calabria i quali, dopo aver formalizzato regolare indisponibilità a prestare l’attività lavorativa nel corso delle giornate festive infrasettimanali di dicembre 2015 e gennaio 2016, venivano “puniti” con sanzione disciplinare che la Società chiedeva fosse confermata dal Tribunale di Napoli. Dopo tre anni di giudizio i lavoratori, iscritti alla Filcams Cgil di Reggio Calabria – Locri e difesi dall’Avv. Giuseppe Parisi del Foro di Reggio Calabria, vedevano riconosciuto il loro sacrosanto diritto ad astenersi dal lavorare durante le festività infrasettimanali dalla stessa Piazza Italia S.p.a., la quale era costretta a revocare nel corso del giudizio le sanzioni a suo tempo irrogate, circostanza di cui il Tribunale di Napoli ha preso atto, emettendo qualche giorno fa (il 25 Giugno 2019) la Sentenza n. 4668/2019 con cui dichiarava cessata la materia del contendere, implicitamente facendo proprie le tesi sostenute in giudizio dai lavoratori, e ribadendo quindi una volta per tutte sia come non sussista alcun obbligo “generale” a carico dei lavoratori di effettuare la prestazione nei giorni destinati per la celebrazione di ricorrenze civili o religiose, sia come il datore di lavoro non possa assolutamente trasformare, in maniera unilaterale e quindi per propria decisione, la festività in giornata lavorativa, se non dietro il necessario consenso del lavoratore per il lavoro festivo. “Un altro tassello alla nostra sacrosanta battaglia contro le aperture selvagge e per affermare i diritti contrattuali dei lavoratori del commercio – hanno aggiunto Samantha Caridi e Giuseppe Vercelli. La nostra azione non si è mai fermata e continua a tutti i livelli – hanno concluso i sindacalisti – con la nostra campagna di informazione e di sensibilizzazione la “Festa Non si Vende”, lanciata ormai da circa 7 anni dalla Filcams Cgil, con le nostre iniziative sindacali e anche vertenziali, perché siamo convinti che la stagione delle aperture incondizionate e senza limiti debba essere superata con nuove regolamentazioni di legge e contrattuali. Saremo sempre in prima linea per cambiarle. Alle lavoratrici e ai lavoratori diciamo solo che saremo sempre al loro fianco e a loro disposizione quando si tratta di difendere e tutelare un loro diritto”, concludono

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