Sicilia, ddl Antiparentopoli, Crocetta: “Seguirà un percorso in due step”

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crocetta serioAdesso il percorso del ddl Antiparentopoli si snoderà in due step: prima l’approvazione all’Ars di un testo che sancisce con norme piu’ cogenti le incompatibilita’ e incandidabilita’ e le rafforza sul solco della legge regionale gia’ in vigore e di quella nazionale, la 39 del 2013, la legge anticorruzione. Un’altra e successiva norma riguardera’ ulteriori approfondimenti e trattera’ di eventuali incompatibilita’ di cariche pubbliche anche con la gestione di onlus o enti senza fini di lucro, consentendo di affrontare il capitolo della formazione. Lo spiega ai giornalisti il presidente della Regione Rosario Crocetta. 

Il governatore ha 48 ore di tempo per riscrivere il nuovo ddl. Un cambio forzato di rotta, dunque, illustrato a margine della riunione in commissione Affari istituzionali dell’Ars e reso necessario dall’informale bocciatura del disegno di legge sulle incompatibilita’ da parte del commissario dello Stato Carmelo Aronica. “E’ mia intenzione, con l’assenso della commissione, separare i due percorsi – spiega Crocetta – con due norme diverse. Una riguardera’ le regole sulle incompatibilita’, ad oggi vigenti negli enti locali, che saranno estese anche ai deputati regionali; l’altra sancira’ l’antiparentopoli. Mi auguro che riusciremo ad approvare entro la pausa estiva questa prima norma sulle incompatibilita’ per avere il tempo di approfondire il resto”. Prosegue Crocetta: “La nostra linea e’ molto chiara e il nostro ragionamento molto radicale: i parlamentari in quanto tali non possono avere alcun rapporto economico con la Regione”. La questione della formazione professionale, che cosi’ come formulata nel ddl che sara’ riscritto non e’ piaciuta al Commissario dello Stato, sara’ aggirata con una norma che impedisce a chi ricopre una carica pubblica di gestire qualsiasi onlus o ente senza fine di lucro.

La questione della formazione professionale – ha chiarito Crocetta – spesso passa attraverso il concetto che si tratta di onlus, anche se sappiamo tutti che non e’ cosi’: noi dobbiamo dunque dire che anche quando si tratta di enti senza fini di lucro, e si gode delle contribuzioni della Regione con trasferimenti di fondi, si e’ incompatibili, questo lo possiamo cominciare a stabilire ed e’ costituzionalissimo. Sui parenti approfondiremo e vedremo di mettere norme di garanzia anche su questo”.

 

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