Villa San Giovanni, il gruppo Riscatto Sociale: “il comune è privo di un piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche”

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Villa San Giovanni, il gruppo Riscatto Sociale: “consentire il diritto alla mobilità di ogni cittadino con disabilità è obbligatorio. Il comune non ha adempiuto alle disposizioni di legge, difatti risulta essere privo di un piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche”

“All’ultimo Consiglio Comunale il gruppo Riscatto Civile (Labate, Sofi e Ciccarello) ha presentato la mozione per la “Redazione ed adozione del PEBA”. Riteniamo, infatti, che da anni (oramai troppi!!) oltre ai proclami si debba passare all’azione amministrativa concreta.
Su questo tema, verso il quale occorre possedere senso civico e sensibilità, non abbiamo e non vogliamo polemizzare ma esporre ai cittadini i fatti per quelli che sono. Consentire il diritto alla mobilità di ogni cittadino con disabilità motoria e sensoriale è obbligatorio in virtù della Legge 41/1986. La Legge impone di rimuovere tutte le barriere architettoniche che limitano, di conseguenza, a ciascun individuo l’accessibilità agli spazi urbani e di potersi integrare nell’ambiente sociale. Il Comune di Villa San Giovanni non ha adempiuto alle disposizioni di legge, difatti risulta essere privo di un piano organico degli interventi da effettuare e cioè il Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (P.E.B.A.). Siamo convinti che oltre ad essere un obbligo imposto dalla Legge in vigore debba essere un obbligo morale per gli amministratori ed è stato questo lo spirito che ci ha animato nell’avanzare la proposta in Consiglio Comunale. Abbiamo proposto di fare il PEBA e con quale canale di finanziamento (cosa da non sottovalutare visto che il bilancio comunale più e più volte è stato definito ingessato da assessori e Sindaco!!!) tuttavia i colleghi di maggioranza non hanno inteso fare uno scatto in avanti”, è quanto scrive in una nota il Gruppo Consiliare “Riscatto Civile” composto da Giuseppe Sofi, Sonia Labate, Liz Ciccarello. “Certi che i colleghi consiglieri, insieme alla Giunta e al Sindaco –prosegue la nota– avessero accolto con entusiasmo la proposta che contiene anche il modo di finanziare il progetto di fattibilità tecnico economica attraverso i contributi che la Regione riconosce a favore di Comuni (che ad oggi non sono mai stati chiesti), ci siamo dovuti ricredere dopo i NO da parte di chi oggi amministra la città. Forse all’attuale Sindaco e Giunta è sfuggito che, nonostante la mozione fosse stata portata in C.C. dal gruppo Riscatto Civile, ha votato NO ad un obbligo di legge dettato proprio dalla L.41/86 recepito dalla L.R. n. 8/98. Si, ci rendiamo conto che sembra impossibile leggere quanto stiamo dichiarando, ma ad oggi il PEBA non è mai stato redatto, nonostante i vari proclami e comunicati alla cittadinanza. Sono stati eseguiti, invece, piccoli interventi contingenti e disorganici che di certo non possono essere soddisfacenti per la mobilità dei disabili e che non ottimizzano la spesa pubblica. Certamente la maggioranza attenderà il tempo utile per fare cadere nel dimenticatoio questa proposta da loro stessi bocciata, per riproporla in futuro. Un atteggiamento autoreferenziale e perfettamente in linea con il modus operandi propagandistico del Sindaco a cui vogliamo ricordare che gli interessi (ed i diritti) in gioco valgono molto di più di uno “scontro” politico. L’amministrazione, infatti, è cosa ben diversa dalla politica. Assessore Morgante, nell’ultimo consiglio ha perso un’occasione per recuperare il tempo perso subendo i dictat del capo che invece di guardare al valore dell’iniziativa è stato condizionato dalla parte che l’ha proposta. Il gruppo Riscatto Civile continuerà a tutelare gli interessi dei cittadini con proposte costruttive e concrete, nella speranza che su tematiche di tale evidente delicatezza, almeno su queste, ci si faccia guidare dall’umiltà. In virtù di questi principi riteniamo doveroso ed improrogabile portare il PEBA al prossimo consiglio comunale”, conclude la nota.

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