Finisce l’esilio per Mimmo Lucano, l’ex sindaco rientra a Riace ed è un fiume in piena: “Salvini? Alla fine io sono tornato a casa e lui è andato a casa” [FOTO]

  • Luigi Salsini/LaPresse
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Mimmo Lucano rientra a Riace e si sfoga: “Non appartengo al partito degli amici degli amici. Come non ho pensato alle elezioni europee, non penso alle elezioni regionali. Non voglio questi ruoli”

E’ un fiume in piena Mimmo Lucano, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta in una piazzetta del paese dell’Area Metropolitana di Reggio Calabria al ritorno dopo l’esilio forzato. L’ex sindaco di Riace si sfoga: “non ho nessun rancore o vendette contro nessuno. Neanche a livello locale”. “Abbiamo fatto battaglie importanti per acqua pubblica e la gestione dei rifiuti. Anzi tutto il teorema contro di me – ha detto Lucano -è stato incentrato sui rifiuti”. “Da quando posso stare a Riace ho la sensazione della libertà ma ancora la partita è aperta. Capisco che la gente – prosegue – dubiti di me. Addirittura pure io ho dubbi su quelli che ho fatto. Ma sull’accoglienza non ho dubbi. Ho sempre cercato di costruire una piccola comunità globale. Alla fine il modello Riace che cos’è? Quattro case abbandonate date ai migranti e il bonus sociale”.

Finisce l’esilio per Mimmo Lucano: “sono stato eletto tre volte sindaco di Riace. Ma parliamoci chiaro. Non appartengo al partito degli amici degli amici”

La conferenza stampa di Mimmo Lucano a Riace è stata varie volte interrotta dal suono delle campane della vicina chiesa: per il sindaco dell’accoglienza è un “disturbo programmato“. Poi racconta: “quando abbiamo cominciato io non ero sindaco. C’era il vescovo Bregantini e un sindaco che ci credeva. Nel 2004 sono diventato sindaco e fino al 2016 abbiamo fatto accoglienza non solo come volontariato – ha detto Lucano – ma come superamento di un ingiustizia sociale. E intanto l’immigrazione era diventato un dramma sociale. Sono stato eletto tre volte. Ma parliamoci chiaro. Non appartengo al partito degli amici degli amici”. Poi si scaglia contro l’ex prefetto di Reggio Calabria, Michele Di Bari: “io vorrei confrontarmi con lui la prefettura ha chiuso i contributi per l’accoglienza con premeditazione”. 

Riace, Mimmo Lucano su Salvini: “alla fine io sono tornato a casa e lui è andato a casa”

Mimmo Lucano parla di elezioni: “non ho pensato alle elezioni europee, non penso alle elezioni regionali. Non voglio questi ruoli”. “Mi piace fare il sindaco, ma già l’ho fatto tre volte – ha detto Lucano – ma non fraintendetemi, io non cerco il potere. Come diceva Salvini, io appartengo al popolo degli zero – ha continuato – ma lui pensava di essere onnipotente, ma alla fine io sono tornato a casa e lui e’ andato a casa!”. “Le persone nel mare, lasciate nel mare, mentre lui – ha aggiunto – si faceva fotografare mentre mangiava, ma questo e’ un delirio, il fallimento umano”. “Da questo governo mi aspetto anche che me la facciano pagare, i poteri forti sono capaci di tutto – ha detto ancora Lucano – e non accostatemi al PD, io non sono PD, io sono di un’altra sinistra, quella che chiamavano extraparlamentare”. “Abbiamo perso ogni valore e ogni riferimento di umanità – ha concluso Lucano in riferimento all’aggressione del bimbo marocchino avvenuta a Cosenza nei giorni scorsi – è il fallimento della società dei consumi. Salvini è l’epilogo di un processo iniziato tanti anni fa con Berlusconi, quando i valori umani sono crollati”, ha concluso Lucano.

Mimmo Lucano rientra a Riace ed è già polemica con il sindaco Trifoli: “spazio pubblico per le sue omelie non autorizzato. Don Coniglio insultato con volgarità”

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