L’ITIS di Polistena monitorerà i fondi europei per i migranti

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L’ITIS di Polistena costruisce la sua identità europea. La scuola, già ospite all’Europarlamento, monitorerà i fondi europei per i migranti

L’Europa è l’unica casa comune che può proteggere l’Italia, ed in particolare il Meridione, da una competizione globale spietata. L’ITIS “Conte Milano” di Polistena ha lanciato la “campagna europea” del nuovo anno scolastico. Essa riparte dal grande successo dell’anno precedente e si articola in più percorsi. Alcuni studenti, tra i più meritevoli, sono stati qualche giorno fa a Bruxelles, in visita all’Europarlamento con la deputata calabrese Laura Ferrara, dove hanno anche partecipato a simulazioni del procedimento legislativo continentale, acquisendo ulteriori competenze di cittadinanza fondamentali anche per affrontare il nuovo esame di Stato.
Il sipario sul nuovo progetto, tuttavia, si è alzato in trasferta, a Rosarno, in una giornata dedicata ai fondi europei. La scuola, diretta da Francesco Mileto, parteciperà, dopo il successo dello scorso anno, alla nuova edizione di “A Scuola di Opencoesione”, il contest nazionale dedicato alle scuole che monitorano l’utilizzo dei fondi di coesione. Quest’anno 22 ragazzi hanno costituito il team humanITIS, il cui nome richiama al sentimento di solidarietà e nuovo umanesimo. Il gruppo, coordinato dal docente Domenico Mammola, si è posto l’obiettivo ambizioso di monitorare il progetto “Missione Accoglienza”, che alcuni anni fa ha finanziato a Rizziconi un centro di accoglienza. “Parlare di accoglienza e di migrazione in un’area geografica oppressa da diversi fattori e a rischio, come tutto il Paese, di penetrazione dell’odio contro il prossimo, rappresenta uno stimolo enorme.

ITIS Polistena team humanITISÈ davvero una sfida potente – rilanciano i ragazzi del team – implica doversi occupare di un contesto sociale povero, di dover abbracciare temi come la criminalità, la solidarietà, il ruolo delle istituzioni e dei cittadini. Vuol dire, quindi, parlare di essere umani, cospargendo semi di solidarietà, come una scuola dovrebbe fare». Davanti a Yvonne Spadafora, della Regione Calabria, Alessandra Tuzza di Europe Direct (antenna sul territorio della Commissione Europea) ed altre scuole del comprensorio, i ragazzi di Polistena hanno ribadito che “se la società risponde con sospetto e rabbia alle richieste d’aiuto, sono proprio i giovani che devono mettere in campo una proposta diversa. E noi vogliamo partire dagli esseri umani, dal sentimento inestinguibile di solidarietà che, se nei secoli non fosse stato presente, ci avrebbe condannato a sparire dalla faccia della terra. Non dobbiamo mai istigare l’odio verso l’altro, perché l’altro, un giorno, potremmo essere noi”. La chiusura è toccata al prof. Mammola che ha ribadito come la scuola in tutte le sue articolazioni sia coesa intorno al gruppo di ragazzi che affronterà questa sfida. “La realtà esterna, dunque, è il grande palcoscenico sul quale agirà, nelle prossime settimane, il team, bussando alle porte, chiedendo chiarezza ma soprattutto stringendo le mani e cercando convergenze con tutti quei settori della collettività che ritengono l’accoglienza e la solidarietà un mastice della coesione sociale”.

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