Reggio Calabria, verso le Elezioni Comunali Angela Marcianò lancia su WhatsApp la sua sfida a Falcomatà. Nel Centro/Sinistra 5 candidati, il Centro/Destra correrà unito

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Reggio Calabria, dopo le Elezioni Regionali sono settimane decisive in vista delle Comunali che con ogni probabilità si terranno il 31 Maggio

Saranno almeno 5 i candidati del Centro/Sinistra alle Elezioni Comunali del 31 Maggio (anche se la data non è ancora ufficiale, ma in ogni caso si voterà entro metà Giugno). Il Partito Democratico sembra orientato a ripresentare il Sindaco uscente, Giuseppe Falcomatà, già al timone della città da cinque anni e mezzo. Su questa scelta, però, resta ancora qualche dubbio: il malcontento diffuso e generalizzato della città nei confronti del Sindaco, per giunta travolto dagli scandali giudiziari che potrebbero aprire scenari drammatici in caso di condanna nel processo Miramare (Falcomatà diventerebbe incandidabile, o, se ancora Sindaco, decadrebbe dall’incarico, provocando così un nuovo commissariamento), potrebbero indurre i vertici del Pd ad una virata dell’ultima ora come già accaduto alla Regione dove soltanto un mese prima del voto il partito ha abbandonato Oliverio e scelto Callipo. Paradosso dei paradossi, Falcomatà è stato uno degli esponenti del partito dapprima vicini a Oliverio e poi protagonista, da un giorno all’altro, dell’improvvisa voltata di spalle nei confronti del Governatore uscente.

Intanto in una città stanca di vivere soppressa da mille emergenze, la voglia di voltare pagina è grande e in tanti si stanno organizzando – dal basso e al di fuori dai partiti – per costruire alternative a Falcomatà, soprattutto nell’area di Centro/Sinista. Perchè che a Destra siano tutti fortemente schierati contro Falcomatà è scontato, in quanto avversari politici che non avevano mai sposato il progetto del giovane figlio d’arte. Ma proprio il pullulare di candidature e coalizioni a Sinistra, dimostra la profonda delusione di coloro che invece in Falcomatà avevano creduto come sindaco della “Svolta” per una “Nuova Primavera“. In ogni caso non potevano mai immaginare di piombare in un buio così profondo, di gran lunga peggiore persino dei due anni di commissariamento, con la città seppellita dai rifiuti, senza più strade carrabili e senza acqua in ogni stagione.

In questo contesto si possono leggere le candidature di Angela Marcianò, Saverio Pazzano e Nino Liotta, tutte figure che fanno riferimento all’area di Centro/Sinistra. La Marcianò è stata Assessore della prima Giunta Falcomatà, poi è entrata nella segreteria nazionale del Pd con Matteo Renzi, fin quando non è subentrato Zingaretti e quella segreteria si è sciolta. Ha rotto con Falcomatà proprio con un messaggio WhatsApp, e adesso su WhatsApp sta mobilitando i suoi alla formazione delle liste. “Ne abbiamo già almeno 4, forti, autorevoli” ha detto ai suoi convocandoli alla Libreria Culture Venerdì alle 17.30 per l’ennesimo incontro preparatorio alla formazione delle liste di una coalizione civica.

pazzanoSaverio Pazzano la campagna elettorale l’ha iniziata già da tempo, tanto che nei giorni scorsi abbiamo raccontato l’inaugurazione della sua segreteria politica. La prima di un candidato a Palazzo San Giorgio. Raccoglie i consensi del mondo più a sinistra della sinistra, molto vicino a Mimmo Lucano, va a stuzzicare la simpatia anche di tanti “fedelissimi” di Falcomatà.

Infine, se la Marcianò è molto attiva su WhatsApp e si riunisce nella Libreria Culture, la candidatura di Nino Liotta è esplosa su Facebook e domani alle ore 10:00 presenterà il suo programma elettorale nella Libreria Laruffa. Già consigliere comunale di opposizione nel 2011, fu eletto nella lista “Energia Pulita” dove ottenne 556 voti all’interno della coalizione di Centro/Sinistra che supportava la candidatura a sindaco di Massimo Canale.

In tutto questo calderone, c’è anche il Movimento 5 Stelle che seppur deragliato, esiste ancora e se non vuole perdere anche la faccia, una candidatura la farà. Così con Falcomatà (?), Marcianò, Pazzano, Liotta e il grillino di turno, avremo 5 candidati di Centro/Sinistra.

cannizzaro santelli reggio calabriaDall’altro lato c’è un Centro/Destra che correrà unito: forte della vittoria alle Elezioni Regionali, i partiti della coalizione stanno lavorando per individuare il candidato Sindaco. La leadership della coalizione è saldamente nelle mani di Forza Italia, che nel Comune di Reggio, alle Regionali di Domenica scorsa ha raggiunto il 25% delle preferenze con le sue 3 liste, dimostrando di avere grande consenso ed essere il primo partito in assoluto in città. Rispetto alle aspettative, sia Fratelli d’Italia (che dopo le elezioni si è spaccata in profonde liti interne) che la Lega hanno deluso, fermandosi rispettivamente al 14% e all’8%. Nel caso di Fratelli d’Italia, poi, non si può trascurare che sui 10.432 voti ottenuti in città, ben 7.572 sono arrivati dai tre transfughi della sinistra (Giuseppe Neri, Domenico Creazzo e Demetrio Marino, ancora delegato di Falcomatà al Comune). Invece la forte affermazione dell’Udc, che ha raggiunto il 12%, rinforza ulteriormente il ruolo di equilibrio al centro di una coalizione che non è sbilanciata a destra (a Reggio, Forza Italia e Udc hanno ottenuto alle Regionali quasi il doppio dei voti di Fratelli d’Italia e Lega). E così sarà proprio Forza Italia con il suo coordinatore Francesco Cannizzaro – che in questi anni ha ricostruito la coalizione dalle macerie in cui si trovava – a dirigere il percorso di un Centro/Destra unito che vuole fortemente tornare a Palazzo San Giorgio creando circuiti amministrativi virtuosi tra il Comune, la Città Metropolitana e la Regione.

A prescindere dalla scelta del candidato, che potrebbe risultare decisivo per una vittoria al primo turno evitando persino anche il ballottaggio, a meno di clamorosi scossoni (ritiro di 3-4 candidati di Centro/Sinistra, divisioni interne al Centro/Destra), già basta questo quadro con un candidato a destra, e ben 5 a sinistra, per delineare una campagna elettorale analoga a quella per le Regionali. Lenta, moscia, inutile. Perchè l’esito sarebbe praticamente scontato. Dopo 5 anni e mezzo di scandali giudiziari e disastri amministrativi, per il Centro/Sinistra riuscire a vincere le elezioni sarebbe in ogni caso un’impresa proibitiva. Ma frammentandosi con 5 candidati contro 1 diventa praticamente una missione impossibile. Proprio come già accaduto alla Regione.

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