Coronavirus Foad Aodi: “i pazienti non vanno più dai medici cinesi per paura. Chi aveva sedute di agopuntura le ha sospese. Africa? Non creerei allarmismo sugli sbarchi”

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Coronavirus, Foad Aodi: “sarei cauto nel dire che se il virus arriva in Africa bisogna preoccuparsi perché non ci sono servizi sanitari all’altezza, questo è un autogol che facciamo prima di andare a giocare una partita. L’Egitto ha dimostrato di essere all’avanguardia su questo. Non creerei allarmismo sugli sbarchi”

Foad Aodi, presidente dell’Associazione dei Medici di Origine Straniera in Italia (AMSI), è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

 Sul Coronavirus in Africa. “Andrei ad articolare le notizie sicure, confermate, senza creare allarmismo, questo è il nostro principio –ha affermato Aodi-. Per quanto riguarda l’Egitto, si tratta di un cittadino cinese e non capisco perché l’Oms non dichiari ufficialmente la sua sanità nonostante i medici egiziani confermino che è cinese. Ma c’è un direttore di una società cinese che è andato in Egitto quando era affetto da Coronavirus, poi è tornato in Cina e adesso stanno controllando tutte le persone che sono state in contatto con lui. L’Egitto ha dimostrato di essere all’avanguardia su questo. Sarei cauto nel dire che se il virus arriva in Africa bisogna preoccuparsi perché non ci sono servizi sanitari all’altezza, questo è un autogol che facciamo prima di andare a giocare una partita. Pericolo da sbarchi in Europa? Non creerei allarmismo su questo. Ci sono tanti politicanti che sparano slogan e parlano di contagio degli immigrati. E’ stato dimostrato che gli immigrati non portano malattie. Qualcuno voleva strumentalizzare questa cosa, ma è stato smentito dai fatti”.

Sulle discriminazioni nei confronti dei medici cinesi. “I pazienti non vanno più dai medici cinesi per paura. Chi aveva sedute di agopuntura le ha sospese. Noi siamo al loro fianco contro queste discriminazioni. Il presidente cinese deve chiedere scusa al mondo per la negligenza di aver nascosto inizialmente il virus. Non si possono censurare notizie per motivi geopolitici, economici o turistici”.

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