Quarantena da Coronavirus in Sicilia, M5S: “Una follia predisporla a Cefalù. Musumeci e Razza rivedano questa scelta”

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M5S: “Il governo regionale è chiamato a gestire una fase molto delicata. Cerchi di farlo senza creare ulteriori danni economici a quelle aree della Sicilia che stanno già affrontando un duro contraccolpo per quanto sta accadendo”

Apprendiamo da fonti di stampa che il governo Musumeci avrebbe individuato una caserma di Cefalù come una delle due aree di quarantena in Sicilia. A nostro avviso si tratta di una assoluta follia predisporre un’area di quarantena nel pieno centro di una delle località turistiche più frequentate e famose della nostra isola. Albergatori e attività ricettive stanno già subendo un duro contraccolpo a causa dell’emergenza epidemiologica in corso. Se tale notizia risultasse confermata, Musumeci e Razza farebbero bene a rivederla in quanto assolutamente infelice”. A dichiararlo sono i deputati regionali del Movimento 5 Stelle componenti della commissione sanità all’Ars Salvatore Siragusa, Francesco Cappello, Giorgio Pasqua e Antonio De Luca. “Il governo regionale – spiegano i deputati – è chiamato a gestire una fase molto delicata. Cerchi di farlo senza creare ulteriori danni economici a quelle aree della Sicilia che stanno già affrontando un duro contraccolpo per quanto sta accadendo” – concludono.

La decisione è emersa durante il tavolo di coordinamento regionale sul Coronavirus, riunito oggi a Palazzo d’Orleans, a Palermo, e presieduto dall’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza: la caserma di Cefalù, nel Palermitano, messa a disposizione dall’esercito, e l’ospedale di Catania sono le due aree individuate per l’eventuale quarantena di gruppi in Sicilia. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti di Anci, Prefetture, Protezione civile, Città metropolitane. In Sicilia intanto, si sta lavorando per incrementare il numero di posti in Terapia intensiva e a pressione negativa per essere pronti a un eventuale aumento dei casi. Dall’inizio dei controlli, i laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) hanno effettuato 367 tamponi, di cui 349 risultati negativi. Al momento, quindi, sono stati trasmessi all’Istituto superiore di sanità 18 campioni, di cui quattro già validati (tre a Palermo e uno a Catania). Risultano ricoverati 5 pazienti (tre a Palermo e due a Catania), mentre 13 sono in isolamento domiciliare.

Coronavirus, Razza: “la caserma di Cefalù non sarà area di quarantena”

 

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