Coronavirus in Sicilia, è caccia ai posti letto: la Regione valuta di riaprire gli ospedali dismessi. Il paradosso dei controlli solo negli aeroporti, Razza: “Non bastano, li vogliamo anche nelle ferrovie e nei porti”

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Coronavirus in Sicilia, la Regione valuta la possibilità di riaprire anche gli ospedali dismessi. Razza sui controlli per chi arriva nell’isola: “A noi non basta che vengano effettuati controlli negli aeroporti se poi non vengono eseguiti anche nelle ferrovie e nei porti. Su questo il governo deve darci una risposta”

In Sicilia in questo momento ci sono soltanto cinque casi con pazienti con Coronavirus ospedalizzati e nessuno in terapia intensiva, e tutti sono in ottime condizioni di salute”. Lo ha detto l’assessore alla Salute della Regione siciliana, Ruggero Razza, parlando con i giornalisti a Palazzo d’Orleans. Per fronteggiare l’emergenza nell’isola la Regione sta valutando anche la possibilità di riaprire gli ospedali dismessi.  “E’ una delle opzioni sulla quale stiamo lavorando – ha detto – Ieri c’e’ stata un riunione con tutti i direttori sanitari della Sicilia: ci stiamo ponendo il tema di una attivazione urgente di nuovi posti letto di terapia intensiva e di nuovi posti letti a pressione negativa per le malattie infettive. Contiamo di realizzare entro le prossime giornate un piano articolato – ha concluso – ma al momento la nostra struttura, tanto come posti letto di malattia infettiva, quanto come quelli di terapia intensiva e’ assolutamente soddisfacente“.

Servono controlli anche nelle ferrovie e nei porti

L’assessore ha poi ribadito: “A noi non basta che vengano effettuati controlli negli aeroporti se poi non vengono eseguiti anche nelle ferrovie e nei porti. Su questo dobbiamo avere dal governo una risposta e sono certo che arrivera’ in tempi ragionevoli”. Sui controlli in aeroporto “il presidente Musumeci nei giorni scorsi ha inviato una nota al ministro Speranza e al presidente del Consiglio e ieri c’e’ stata anche la presenza dell’Usmaf, al coordinamento dell’Unita di crisi regionale che abbiamo convocato a Palazzo d’Orleans, e in quella sede e’ stato detto che si stanno intensificando in maniera significativa anche i controlli negli aeroporti. Quello che poniamo noi tuttavia e’ una valutazione in queste ore di misure che siano quanto piu’ congrue e specifiche. E in merito alla decisione stabilita ieri dal governo di chiudere scuole di ogni ordine in tutta Italia, Razza commenta: “E’ una scelta: le regioni hanno sposato la linea di aderire alla richiesta del governo su una posizione unica nazionale”

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